Circolo del Che, Lotte, Società

Comunicato stampa PRC-FDS Mestrino – 13/01/2012

Circolo del Che – Mestrino, Selvazzano.

Comunicato stampa – 13/01/2012.

Il circolo del “che” del prc di mestrino partira a breve tutte le domeniche in piazza con una raccolta firme non vincolante che poi tra circa due mesi consegnera al consiglio comunale su una materia che per tanti puo sembrare figlia del qualunquismo ma è solo un primo passo verso una reale e democratica partecipazione dell’intera comunita alla vita politica e alle scelte che ricadono su di essa.

Molto spesso ci si sente dire che la politica è lontana o slegata dalla vita reale e dalla cittadinanza ecco noi che secondo alcuni siamo quelli che se fregano dei mestrinesi e facciamo solo politica di cartelli adesso inizieremo con una serie di proposte chiedendo l’appoggio non solo dei partiti politici ma anche del consiglio comunale e dell’intera cittadinanza per ridare dignita alla politica e la parola al popolo troppo spesso succubbe di decisioni miopi.

La maggioranza dei cittadini italiani ignora che c’è una legge l’art 70 in cui i cittadini possono pretendere che i sindaci decadono se non attuano l’art 8 della legge 267/2000. Ora l’applicazione di questa legge, ignota a tutti, consentirebbe di poter partecipare attivamente alla vita del proprio comune e della propria circoscrizione, e soprattutto evitare che decisioni importanti le prendano in pochi soprattutto in settori strategici della vita di una comunità, rifiuti, urbanistica, inceneritori, trasporti, servizi, occupazione, ma per noi vale anche l’istruzione e il patrimonio comunale cosi come semmai un futuro il bilancio partecipativo insomma una sola parola BENE COMUNE!!

L’oscuramento delle regole democratiche è il primo passo verso la criminalizzazione delle regole amministrative poi viene il resto.

I soliti noti e i soliti ignoti che controllano tutto e tutti.

Ma vediamo la normativa della legge:

Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali” pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 227 del 28 settembre 2000 – Supplemento Ordinario n. 162

Articolo 8 – Partecipazione popolare

1. I comuni, anche su base di quartiere o di frazione, valorizzano le libere forme associative e promuovono organismi di partecipazione popolare all’amministrazione locale. I rapporti di tali forme associative sono disciplinati dallo statuto.

2. Nel procedimento relativo, all’adozione di atti che incidono su situazioni giuridiche soggettive devono essere previste forme di partecipazione degli interessati secondo le modalita’ stabilite dallo statuto, nell’osservanza dei principi stabiliti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241.

3. Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonche’ procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresi’, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresi’, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini.

4. Le consultazioni e i referendum di cui al presente articolo devono  riguardare materie di esclusiva competenza locale e non possono avere luogo in coincidenza con operazioni elettorali provinciali, comunali e circoscrizionali.

5. Lo statuto, ispirandosi ai principi di cui alla legge 8 marzo 1994,  n. 203, e al decreto legislativo 25 luglio 1999, n. 286, promuove forme di partecipazione alla vita pubblica locale dei cittadini dell’Unione europea e degli stranieri regolarmente soggiornanti.

Ora  bisogna pretendere che i Comuni inseriscano  nei regolamenti e  negli statuti gli strumenti di attuazione dell’ art 8,per promuovere le libere forme associative;per promuovere alla gestione del comune la partecipazione dei cittadini;prevedere le procedure per l’ammissione di proposte petizioni e istanze da parte dei cittadini;consentire i controlli e l’accesso agli atti da parte dei cittadini;prevedere regole per referendum.

Prevedere i tempi per le petizioni e istanze,con sanzioni in caso di inadempimento. Credo che siamo tutti curiosi di sapere  in quale comune italiano l’art 8 venga applicato e se l’attuale giunta e consiglio comunale di mestrino voglia assumerlo.

Vittorio Cerase
PRC-FDS Mestrino

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