Facciamo notare come questo percorso così detto partecipativo che falsamente la giunta Soranzo vuol portare avanti, sarà del tutto ininfluente per le modifiche che eventualmente i cittadini potrebbero richiedere nelle assemblee. Cosa che sarebbe stata opportunamente evitata se il sindaco e la giunta avessero, dal luglio dell’anno scorso, ovvero da quando la Trifoglio ha presentato il progetto e la proposta di accordo di programma, iniziato un percorso partecipativo preliminare alle deliberazioni del dicembre scorso.
La giunta ha deliberato e accolto il protocollo d’intesa, dunque la Trifoglio oggi può vantare un credito per un impegno formalmente accolto sulla testa dei cittadini che non sono stati affatto consultati.
Particolare attenzione proponiamo ai cittadini sui commi 5 e 6 dell’art.2 del protocollo, nei quali da una parte si dichiara l’inefficacia urbanistica dell’atto, che naturalmente dovrà essere poi concretizzato con atti amministrativi formali, di giunta e si presume di consiglio comunale, visto che ci sono varianti da approvare, e dall’altra si ribadisce (art.6) che il protocollo non potrà essere modificato se non con l’accordo di entrambe le parti…….e i cittadini che ci stanno a fare?
Chiediamo al sindaco e alla sua giunta come mai tutta questa fretta di fare, e mandare avanti questa mostruosità. Come mai si sono “convinti” della bontà di questo progetto viste le resistenze iniziali? come lo spiegano? cosa non andava bene prima e va bene adesso? Cos’è cambiato?
A questo punto, per procedere ad una vera partecipazione si può fare appello all’art 49 del capo IV dello statuto del comune di Selvazzano che norma lo strumento del Referendum consultivo. In questo caso, anche di fronte una minaccia di ricorso agli organi giudiziari amministrativi, il tar non potrebbe non tenere conto della volontà popolare, così come prevista dallo statuto del comune. Dunque il risultato di un eventuale discussione di un ricorso non sarebbe affatto scontato. Questo strumento può essere attuato e indetto sia dalla giunta comunale, sia dal consiglio comunale, sia dai cittadini stessi. Sollecitiamo i partiti di minoranza affinchè presentino un atto formale di richiesta al consiglio comunale di referendum consultivo, sollecitiamo anche la giunta a farlo, comunque proponiamo alle forze politiche di minoranza, una raccolta di firme comune.
E’ evidente come il progetto in se rappresenti una ennesima speculazione sul territorio, collegata ad altre opere egualmente speculative che porteranno in quell’area più traffico, più cemento e più inquinamento. La GRAP è un’opera tanto invasiva quanto speculare a questa nuova grande lottizzazione. Le due opere si sostengono dal punto di vista speculativo, vicendevolmente, tutto a vantaggio dei soliti costruttori, e a svantaggio dei cittadini che non possono scegliere ma solo annegare nel cemento e nello smog. Facciamo notare come tali destinazioni siano assolutamente non necessarie e addirittura potranno essere dannose sia per l’economia locale che per la salute dei cittadini.
Il residenziale porterà circa 74395 mq di nuovo cemento, circa 180 appartamenti (dato da apporre a verifica), ma in ogni caso con un nuovo insediamento di circa 1753 nuovi abitanti (art.6 comma 2 lettera a) : c’è da chiedersi se Selvazzano abbia bisogno di tutti questi appartamenti
Domandiamo ai cittadini se sono consapevoli che in un futuro non tanto prossimo, le loro case non varranno più nulla poiché la domanda nel loro territorio sarà nettamente inferiore all’offerta.
Chiediamo se quel tratto di territorio ancora extraurbano e vicino ad un’area fluviale, può sopportare uno stravolgimento così grande, che può cambiare anche il volto e l’identità del paese, sempre più prossimo alla città, ma che non ne fa parte. La destinazione commerciale avrà una estensione di 33200 metri quadrati, ovvero un grande centro commerciale che metterà in ginocchio la piccola economia locale già profondamente colpita dalla crisi e dalla recessione che si farà sempre più stringente e che vedrà sempre più i piccoli commercianti costretti a chiudere.
Ci sono molti studi che dimostrano come per ogni posto di lavoro che viene creato in grandi strutture di vendita, di qualsiasi tipo, ci sono in media 5 lavoratori che perdono il posto di lavoro in attività commerciali più piccole che non riescono a reggere la concorrenza. Per posti di lavoro si intendono anche quelli rappresentati dai titolari dei piccoli negozi che molto spesso hanno una gestione familiare.
Alla parte direzionale sono dedicati 25500 metri quadrati. Una cittadina come Selvazzano non ha bisogno di una nuova Wall Street. Questa opera snatura dal punto di vista della storia e della memoria, nonché della vocazione storica, questo territorio, trasformandolo senza una visione ambientalistica e culturale e sradicandolo totalmente anche dalla popolazione. Un corpo estraneo privo di qualsiasi utilità concreta se non speculativa.
Il forum hall segue lo stesso principio, e non tiene conto del contesto e delle reali esigenze del territorio e di chi lo abita.
Scuole, asili nido sono tutte opere necessarie, ma non possono passare attraverso una svendita del territorio e della salute dei cittadini.
CIRCOLO DEL “CHE” PRC-FDS MESTRINO-SELVAZZANO
DIPARTIMENTO ENTI LOCALI-AMBIENTE PRC PADOVA
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