Circolo di Este, Lavoro, Lotte, Notizie

Rifondazione chiede la testa del direttore Burattin

La tensione in Santa Tecla non si placa. A tenere alto il livello d’attenzione sulla casa di riposo atestina ci pensa in questi giorni il circolo locale di Rifondazione Comunista.

Il partito di sinistra ha colto al balzo la mobilitazione dei dipendenti dell’istituto Santa Tecla, sul piede di guerra contro la direzione: le accuse sono pesanti, visto che si denunciano i vertici della Rsa di calpestare la dignità dei lavoratori e di dare atto a veri e propri episodi di mobbing verso le operatrici.

Venerdì scorso, anche in seguito alla denuncia apparsa nel nostro giornale per bocca di alcune dipendenti esasperate (alcune anche in cura al Centro d’igiene mentale per lo stress lavorativo accumulato in Santa Tecla), i militanti di RC si sono presentati all’ingresso della struttura di via Prà, dando vita ad un volantinaggio verso lavoratori e famiglie degli ospiti della Santa Tecla.

La direzione ha prima serrato il cancello d’ingresso dell’istituto, poi ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Non sono mancate tensioni. Sul posto sono arrivati i carabinieri di Este, che hanno ascoltato i dirigenti dell’Rsa e identificato i manifestanti. «Ovviamente abbiamo continuato la mobilitazione – spiega Checco Candeo, anime di RC – ben accolta da tutti i dipendenti. Chiediamo rispetto, dignità e diritti per tutti gli operatori della Santa Tecla. Di conseguenza, auspichiamo un’adeguata qualità della vita agli ospiti della Fondazione. Elementi, questi, che ci sembrano in serio pericolo».

Rc è critica verso il Cda della Fondazione che gestisce la struttura e chiede chiaramente la rimozione del direttore Valerio Burattin: «Perché la Regione Veneto che finanzia questa Fondazione tace? – continua Candeo – E l’amministrazione locale ha forse chiuso quei rapporti preelettorali con le parrocchie? Il sindaco dovrebbe intervenire e chiedere dei chiarimenti». Rc si rivolge anche a monsignor Luciano Carraro, presidente della Fondazione: «Deve prendere una posizione, che auspichiamo sia la rimozione del direttore».

Il partito ha inoltre annunciato la diffusione nella cittadina di oltre cento manifesti di denuncia: «Li intitoleremo “La casa dei Burattini” – anticipa Candeo – visto l’istituto, finanziato anche da fondi pubblici, pare ormai in mano al duo composto dai fratelli Valerio ed Ernesto Burattin, direttore e consigliere del Cda».

 

Estratto da un quotidiano locale – 16/02/2012

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.