NO ALLA PRECARIZZAZIONE DEL LAVORO,
NO AL LAVORO A CHIAMATA!
Dopo aver portato a casa con l’accordo di due anni fa, maggior flessibilità e la sospensione del contratto territoriale per i nuovi assunti, i padroni degli alberghi alzano la posta e mirano allo sbaraccamento di tutte le conquiste realizzate nel passato con dure lotte dai lavoratori del bacino termale.
Dopo gli anni delle vacche grasse, in cui hanno realizzato profitti importanti per buona parte investiti nella rendita, i padroni degli alberghi ora usano la crisi per realizzare lo smantellamento totale dei sistemi contrattuali che davano ai lavoratori garanzie sul salario e sul posto di lavoro.
L ’obiettivo è quello di imporre precarizzazione del lavoro e abbassamento del monte salari.
Anche la proposta dell’assessore provinciale Barison non è altro che la sanzione di questo passaggio, che si realizza subito per una parte consistente di lavoratori, i nuovi assunti, per diventare nel breve periodo la condizione di tutti.
Il bacino termale e le attività alberghiere che vi insistono nascono da un bene comune, che appartiene al territorio, alla sua comunità, e devono essere un vantaggio per tutti.
Non possono essere fonte di ricchezza per pochi e dare lavoro precario e salari di miseria ai lavoratori.
Nessun compromesso con gli albergatori,
lottare per la garanzia del salario
e del lavoro per tutti.
CIRCOLO PRC
DUE CARRARE-BATTAGLIA TERME
DIPARTIMENTO LAVORO PRC – PADOVA
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