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Dopo aver firmato accordi che prevedevano la rotazione della cassa integrazione e dopo averli puntualmente calpestati imponendo la fame con salari di poche decine di euro, a numerosi lavoratori e lavoratrici del Centro di Riciclo di Monselice, la cooperativa libera, che ne detiene l’appalto, ha deciso di passare alla fase due. In risposta alla mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori manda decine di lettere di licenziamento tentando di espellere dal cantiere le operaie più combattive, in prevalenza ADL Cobas, comprese alcune iscritte alla CGIL, sindacato di minoranza. Rifondazione Comunista, a cui non poche lavoratrici sono iscritte e simpatizzanti, sostiene le lotte e si batte perché si riapra subito il tavolo della trattativa. Questa richiesta è già stata avanzata venerdì mattina, in un incontro da noi promosso a cui era presente anche il sindacato ADL Cobas, che rappresentava le posizioni dei lavoratori e delle lavoratrici in lotta. Abbiamo anche sollecitato con un interrogazione regionale un intervento forte per impedire un nuovo massacro sociale. Il nostro obiettivo è garantire reddito e dignità a lavoratori che hanno per anni subito condizioni di lavoro intollerabili e precarie.
Dipartimento lavoro PRC Padova
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