L’Unione sindacale di base conferma lo sciopero generale contro le politiche dell’auterità. E sposta il giorno al 22 giugno. Usb aveva dapprima revocato la scadenza già fissata l’8 giugno a causa del terremoto in Emilia.
Oggi, l’Esecutivo nazionale USB dopo aver attentamente valutato “la condizione di pesante attacco che stanno subendo i lavoratori da parte del governo dei banchieri, della BCE e dell’Unione Europea in particolare attraverso la contro riforma del lavoro già approvata dal senato e in discussione alla Camera che prevede anche l’abolizione dell’articolo 18, il pesante inasprimento della pressione fiscale sui lavoratori a reddito fisso a partire dalla introduzione dell’Imu” ha deciso di confermare la mobilitazione “da tenersi in ogni categoria e comparto di lavoro, esonerando dallo sciopero l’Emilia Romagna”. proponendo contemporaneamente a tutto il sindacalismo conflittuale “l’effettuazione, in concomitanza con lo sciopero, di due manifestazioni centrali, a Milano e Roma su cui far confluire tutti i lavoratori in sciopero”.
Usb conferma le mobilitazioni promosse anche dall’Assemblea nazionale dei delegati Rsu e Rsa del 26 maggio scorso al Teatro Ambra Jovinelli in tutte le maggiori città italiane per le giornate dell’8 e 9 giugno ed invita l’organizzazione alla massima partecipazione. In tutte le regioni la mobilitazione sarà preceduta dagli attivi dei quadri e delegati “per discutere la continuità delle iniziative di risposta al Governo Monti e favorire la massima partecipazione allo sciopero generale e alle manifestazioni di Milano e Roma”.
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