Casa per tutti

Continua l’odissea di Said e famiglia…..

Facciamo una breve sintesi per chi non ha seguito le puntate precedenti. Said – 46anni, da oltre quindici anni in Italia – ha lavorato regolarmente per una decina d’anni; da oltre quattro è disoccupato. Padre di quattro figli, la più grande di nove anni, il più piccolo due.

Da ottobre dell’anno scorso non ha più casa perché il Sindaco di Este gli ha tolto l’appartamento datogli come casa d’emergenza, cinque anni prima. Il Sindaco, l’Amministrazione decidono di togliere l’appartamento a Said mentre è in Marocco, dove non tornava da anni; il pretesto o la causa è la chiusura da parte dell’Enel dell’energia elettrica; questo provoca la putrefazione di un pollo rimasto in frigo…. Intervento dei pompieri, operatori ecologici ecc. ecc. Said torna a casa e la trova chiusa…

Nessun problema: l’Amministrazione Democratica piazza la famiglia Said in Ostello a Montagnana; poco importa se due figlie vanno a scuola nell’edificio che dista duecento metri dalla vecchia residenza, Montagnana è solo a una decina di Kilometri. Per una ventina di giorni Said va avanti e indietro da Montagnana e dagli
uffici dei Servizi Sociali dove la discussione verte su: “perché continuano a fare figli!!!???” E che la soluzione è quella di dividere Said dal resto della famiglia e salvaguardare i minori e la moglie mandandoli in qualche comunità; magari a Mestre.

La famiglia Said in toto rifiuta, e dopo una ventina di giorni è in strada. Una signora di Este li ospita nel suo ex alloggio dell’Ater; ma fine Aprile, puntuale, arriva lo sfratto.

Di nuovo all’ostello stavolta a Monselice, arriva Maggio quando avviene la svolta definitiva. L’Amministrazione di Este fa un accordo per 60 giorni con La Casa a Colori di Padova e la famiglia Said viene finalmente mandata a Padova. Per queste brillanti operazioni di trasferimento l’Amministrazione ha speso oltre undicimila euro (euro più euro meno).

Siamo arrivati ad oggi.

Sono passati i 60 giorni; la convenzione è terminata; la Famiglia Said è in strada…. Ma il Sindaco di Este interviene ancora e sistema Said in albergo per 4 giorni. Sono già trascorsi.

Adesso Said aspetta giorno per giorno quando sarà in strada perché amici e compagni con una colletta hanno garantito l’albergo per qualche altro giorno… Adesso Said è stanco vorrebbe portare la propria famiglia in Marocco ma per il Sindaco di Este Said è un bugiardo e non vuole più sentire parlare di lui. E’ vero Said è un bugiardo perché aveva detto ai propri figli – nati in Italia – che avrebbero fatto una vita migliore della sua, che avrebbero frequentato le scuole con gli altri bambini. Invece, il Sindaco di Este – uomo giusto – li ha trasferiti da un posto all’altro come pacchi postali: perché le case è meglio tenerle chiuse.

Adesso Said, sua moglie e i suoi bambini sono in un albergo di Padova, grazie alla solidarietà dello Sportello sociale e di Rifondazione Comunista, altrimenti sarebbero su una strada.

Alla faccia della solidarietà e delle chiacchere sulle seconde generazioni.

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