(comunicato nazionale Unione Inquilini)– LA TRAGEDIA DELLA MOROSITA’. SOLO IL CINISMO DI UN GOVERNO CHE NON VUOLE VEDERE, RIMANE INSENSIBILE A QUESTA BARBARIE SOCIALE. SERVE IL BLOCCO DI TUTTI GLI SFRATTI E UN PIANO STRAORDINARIO PER LE CASE POPOLARI.
I dati complessivi del 2011, ancora incompleti, disegnano una condizione di sofferenza sociale acuta: quasi 64 mila nuove sentenze emesse, di cui quasi 56 mila per morosità e 124 mila richieste di esecuzione forzata.
Il dato degli sfratti è pertanto ancora in aumento pesante su tutto il territorio nazionale e crescono di oltre l’11% le richieste di esecuzione forzosa degli sfratti con l’Ufficiale Giudiziario. Malgrado l’aumento clamoroso degli ultimi anni, la morosità riesce a crescere ulteriormente, vanno aggiunte le conseguenze inevitabili derivanti dai tagli sociali effettuati dal governo con l’azzeramento del fondo sociale per gli affitti che riguardava circa 300 mila famiglie sul territorio nazionale con redditi bassi.
Dallo scoppio della crisi, l’andamento degli sfratti segnala con evidenza l’acuirsi di una irrisolta questione sociale legata al diritto alla casa negato. Senza iniziative adeguate di contrasto, calcoliamo 250.000 nuovi sfratti nei prossimi 3 anni, di cui 225.000 per morosità incolpevole. Serve una sospensione immediata dell’esecuzione di tutti gli sfratti, compresa la morosità incolpevole e uno stanziamento straordinario per ripristinare un fondo sociale per gli affitti adeguato alle esigenze delle famiglie in difficoltà.
Serve un piano straordinario per gli alloggi popolari, utilizzando con priorità il patrimonio pubblico e le aree pubbliche…..
Questi è solo una parte del comunicato dell’Unione Inquilini diramato a livello nazionale per chiedere la sospensione immediata di tutti gli sfratti .
Dentro la crisi attuale è chiaro che la spesa di un affitto che si mangia metà dello stipendio, quando va bene,(ammesso che ci sia un componente della famiglia che ancora lavora a reddito fisso), è una spesa inaffrontabile. Lo sanno bene tutti quelle donne e quegli uomini che fanno fatica a mettere in tavola quotidianamente un pranzo e una cena…… anche qui in Estedove l’Amministrazione Comunale fa finta o meglio non vuole vedere tale realtà.
Il Sindaco e l’Assessore alla Casa, ad una delegazione di inquilini rappresentanti una decina di famiglie sotto sfratto hanno ribadito che la politica dell’Amministrazione non cambia, “gli aiuti” rimangono duemilaeuro per trovarsi un appartamento nel libero mercato (tradotto significa il pagamento delle tre mensilità anticipate, più la mensilità per l’agenzia immobiliare, più il canone del primo mese se si trova a 400euro) e il mese seguente ricominciano le lettere che richiedono di lasciare libero l’appartamento…..Mentre per chi è in attesa di alloggio pubblico (casa popolare) deve attendere che venga pubblicata la graduatoria, doveva uscire a metà giugno, parola di Sindaco, non si è ancora vista e se la fortuna ci assiste forse per agosto sarà pubblicata.
Alla richiesta di quante case saranno assegnate, la risposta è stata; non si sa. Alla PROPOSTA di costituirsi cooperativa o gruppo di lavoro per sistemare eventualmente le case pubbliche chiuse, risposta: è impensabile non si può. E per finire: chi non gradisce la politica abitativa di ESTE cambi Comune e dietro ogni porta di casa pubblica vuota ci sarà un carabiniere ad attendere chi vuole abitarla.
Su questa linea il sindacao di Este Piva ha messo sulla strada una famiglia con quattro Bambini che oggi sono ospitati in un albergo a Padova grazie al nostro intervento e al sostegno della Federazione provinciale del Prc . Una situazione che non può durare e che troverà la risposta che merita.
Mentre suonano le trombe della propaganda proponendo la cittadinanza per i figli dei migranti nati in Italia, cosa giusta, dall’altra parte nel concreto si comportano come le peggiori amministrazioni leghiste. devono vergognarsi !!!
Grazie Sindaco, così si affrontano i problemi di quei cittadini che hanno lavorato e vissuto per una o più decina di anni in Italia, e un grazie a chi accusa le donne migranti di continuare a far figli per arrivare prima in graduatoria delle case popolari. Continui Sindaco con la sua Amministrazione, a dar battaglia agli “accattoni” e organizzare notti bianche per la Piazza, e a Lei non chiediamo aiuti o carità ma ribadiamo che la casa è un diritto, che le case popolari sono state pagate con le trattenute in busta paga dagli operai che ci hanno preceduto.
BASTA SFRATTI, BASTA PATRIMONIO PUBBLICO INUTILLIZZATO
LE CASE VANNO ABITATE
COMITATO INQUILINI RESISTENTI
Via ASIAGO 1 Este
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