Lavoro, Lotte

Disastro Fiat, Melfi potrebbe fermarsi per due anni

di Fabrizio Salvatori

Melfi trema per il rischio di un rinvio al 2015 dell’arrivo in catena di montaggio per la Nuova Punto. L’allarme dei sindacati arriva mentre in Borsa i titoli del Lingotto soffrono, con Fiat che perde il 3,74% e Fiat Industrial l’1,50%. L’azienda però non conferma la notizia. Inizialmente la nuova Punto doveva vedere la luce nel 2013, ma già nei mesi scorsi erano circolate indiscrezioni secondo cui sarebbe slittata al 2014. A giugno 2012 Marchionne aveva detto che il progetto della nuova Punto “è uno di quelli che stiamo riconsiderando”. A fine ottobre il Lingotto dovrebbe presentare il nuovo piano industriale sul futuro di stabilimenti e prodotti in Italia.
Mentre si attende un quadro chiaro sull’assetto di tutti gli stabilimenti in Italia, con Cassino che oggi puo’ apparire un anello debole, piu’ a rischio di altri, il ministro dello Sviluppo Corrado Passera aveva nei giorni scorsi invitato la Fiat ad aprire un confronto. Qualche elemento di chiarezza potrebbe arrivare dal confronto tra Fiat e il Governo, con l’incontro tra Marchionne ed il ministro del Lavoro Elsa Fornero che era atteso entro agosto, ma che non sarebbe ancora in agenda (”ho proposto una serie di date, non abbiamo stabilito quando, ma credo che avverra”, ha detto il ministro).
Intanto dalla Serbia arriva la notizia che il governo serbo non sara’ in grado di rispettare tutti gli obblighi contrattuali previsti per quest’anno nei confronti dell’impianto Fiat di Kragujevac, e dovra’ rinviare una parte di essi al 2013. A dirlo è stato il ministro dell’Economia e finanze, Mladjan Dinkic,spiegando che il nodo sara’ al centro di un incontro mercoledi’ prossimo a Belgrado con il vicepresidente del Gruppo Fiat Alfredo Altavilla.

Fonte: www.controlacrisi.org

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