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Acegas-Hera, il no è una scelta di coerenza

Trieste – Una scelta di coerenza. Il gruppo consiliare della Federazione della Sinistra (FdS) si schiera contro la fusione tra AcegasAps e il colosso emiliano Hera e spiega le motivazioni del “no” che dichiarerà lunedì in Consiglio comunale. Un voto in linea con le scelte del passato – è stato precisato in conferenza stampa – fin dai tempi dell’opposizione al progetto della giunta Illy di privatizzare l’ex municipalizzata, per continuare con la battaglia portata avanti contro la giunta Dipiazza che decise la fusione con la padovana Aps.

«Una cosa è un’azienda pubblica, un’altra una società quotata in borsa a maggioranza pubblica – ha sottolineato Iztok Furlanic, che è anche presidente dell’aula municipale che lunedì dovrà guidare -. In questi anni i servizi di Acegas per i cittadini sono peggiorati, così come le condizioni economiche dei lavoratori dell’azienda. Ci parlano di una fusione necessaria ma si tratta di pura e semplice cessione, della svendita di un patrimonio che appartiene alla città».

Per i rappresentanti di Rifondazione e dei Comunisti italiani l’iideale sarebbe tornare al passato, a una municipalizzata che possa proporre investimenti utili alla cittadinanza, nello spirito del servizio pubblico, senza contare «che 15 anni fa non c’era un euro di debito, mentre adesso Acegas si trova con un fardello di 447 milioni di euro al passivo». «Da un po’ di tempo avevamo la sensazione che fosse il Comune una partecipata di Acegas e non viceversa, figuriamoci ora che il grosso capitale mette le mani sul servizio pubblico – ha ironizzato da Rifondazione Marino Andolina -. Il sindaco Cosolini prende atto che il centrodestra ha demolito Acegas, ma di fatto questa è una resa. Un alzare bandiera bianca che noi non accettiamo e non condividiamo».

Secondo la FdS l’annunciata fusione tra l’ex municipalizzata e la multiutility romagnola è un’operazione squisitamente finanziaria e lo dimostra il dato del valore delle azioni di Acegas più che raddoppiato, mentre, in questo modo, lo spirito del referendum dello scorso anno sul servizio idrico pubblico, viene letteralmente spazzato via. «Questa operazione risponde soltanto a logiche aziendalistiche e imprenditoriali – ha detto il segretario provinciale del Comunisti italiani Bruna Zorzini Spetic -. Si guarda solo al massimo profitto e agli utili, invece che pensare all’interesse pubblico e ai bisogni reali del territorio».

«Questo – ha aggiunto il segretario provinciale di Rc Antonio Saulle – è il risultato di dieci anni di gestione del centrodestra che ha portato a scelte privatistiche dell’azienda. Ci dicono che questa operazione sia il male minore, ma di fatto a guadagnarci sono solo le banche. Non si può prendere in giro uno strumento di democrazia come il referendum».

Pierpaolo Pitich

Fonte: Il Piccolo

1 Comment

  1. Yuri

    è finita così: http://bora.la/2012/09/25/consiglio-comunale-di-trieste-approvata-la-fusione-acegas-hera/

    Lavori prolungati quasi fino all’alba in Sala del Consiglio Comunale che si sono conclusi con l’approvazione della fusione AcegasAps-Hera. Favorevoli: PD, IDV, SEL, Trieste Cambia, Cittadini. Astenuto FLI.

    Contrari PDL, Lega, M5S, FDS.