AcegasAps-Hera: Sel, Prc, Idv e Pisani (Pd) frenano Galan (Pdl): «Bravo Zan, da Rossi mi aspettavo autonomia»
Come finirà lunedì sera (o più probabilmente martedì) la “conta” sul progetto di fusione per incorporazione di AcegasAps Holding in Hera spa? La situazione è in evoluzione, incontri e contatti si susseguono senza sosta. Proprio per approndire i temi legati al “matrimonio” delle multiutilities, ieri sera si sono riunite congiuntamente le commissioni consiliari Politiche della qualità della vita e della Partecipazione (presieduta da Milvia Boselli), Politiche economiche (guidata da Nona Evghenie), Politiche del controllo e di garanzia (pilotata da Antonio Foresta). Dall’altra parte del tavolo le organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. Ma non è certo passata inosservata la mancata partecipazione di Alessandro Zan, assessore all’Ambiente, alla giunta che martedì ha approvato la delibera sulla fusione. «L’assenza», spiega il leader veneto di Sel, «è legata alla necessità da parte mia e di Sel di avviare un percorso per procedere a un dibattito più approfondito. Zan assicura che «non si tratta di un pregiudizio ideologico: ci preoccupa il fatto che la governance si trasferisca a Bologna e che poi Hera decida sopra la testa dei cittadini». Ma lunedì che succederà? «Noi di Sel», risponde Zan, «facciamo parte della maggioranza: la fusione non faceva parte degli indirizzi di governo del sindaco. Penso che la nostra consigliera Marina Mancin presenterà degli emendamenti che puntano allo scorporo della gestione dell’acqua, in ossequio al referendum votato l’anno passato da 27 milioni di italiani». Un concetto ribadito da Daniela Ruffini, esponente del Prc e presidente del Consiglio comunale: «Io chiederò che la discussione venga rinviata in modo da garantire all’assemblea un più ampio approfondimento».
Mariella Mazzetto, consigliere comunale della Lega Nord, anticipa che lunedì non voterà a favore della fusione tra Hera-AcegasAps. «Attaccando Galan», argomenta l’ex capogruppo, «Zanonato distoglie l’attenzione dal vero nodo del contendere. Quale vantaggio trarranno i padovani da quest’operazione? Perché il sindaco va avanti così deciso: l’ha promesso a Bersani?». Giuliano Pisani, consigliere del Pd che a più riprese ha espresso le sue perplessità, stasera incontrerà il sindaco. «Io voglio capire qual è l’interesse dei padovani. Mi sento come Socrate che indagava presso i politici sul senso dell’oracolo». Rocco Bordin afferma che «l’orientamento del Pdl è di votare contro la fusione». «Certamente», gli fa eco il capogruppo Alberto Salmaso, «non voteremo a favore». Ieri sera si è riunita in assemblea l’Italia dei Valori: relatore, nelle fasi iniziali della seduta, Ivo Rossi. «Dal vicesindaco Rossi», dice all’Ansa Giancarlo Galan, «mi sarei aspettato di più: capisco che è vicesindaco e che la sua è una posizione difficile, ma mi aspettavo da lui un comportamento da uomo con la “U” maiuscola. Se Rossi facesse un gesto di grande autonomia, potrebbe aspirare a prendere i voti anche di chi solitamente non lo vota». Sicché, conclude Galan, «arrivo ad apprezzare l’atteggiamento di Zan».
Claudio Baccarin
Fonte: Il Mattino
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