“Il 28 settembre scorso a Udine Forza Nuova ha organizzato una manifestazione scandita da slogan contro immigrati, omosessuali e aborto – ricorda Paolo Ferrero, Segretario di Rifondazione Comunista. – Gli antifascisti di Udine (dall’Anpi al Pd a Rifondazione comunista) hanno organizzato un presidio per dimostrare che la città, medaglia d’oro alla Resistenza, non accettava forze neofasciste e slogan razzisti. Il presidio (150 persone contro 40 di FN) – aggiunge Ferrero – ha deciso di arrivare fino alla piazza in cui FN teneva la sua manifestazione senza alcuna forma di violenza né scontri. Il previsto comizio finale di FN non si è tenuto perché sommerso dai canti degli antifascisti. La Questura – aggiunge il Segretario – ha identificato alcuni manifestanti antifascisti, una trentina, tra cui il segretario regionale del Partito della Rifondazione comunista, Kristian Franzil che oggi, dai giornali locali, risulta essere stato denunciato. Nell’esprimere la piena solidarietà a Franzil e agli altri denunciati colgo l’occasione per ricordare al Prefetto che due anni fa abbiamo consegnato un dossier alla Prefettura con 40 episodi di violenza di FN a Udine e venerdì scorso è stato dato fuoco a un negozio ed è stato scritto «C’è chi fa e chi antifà». A pochi giorni dall’anniversario della marcia su Roma – conclude Ferrero – è semplicemente vergognoso che i neofascisti scorazzino indisturbati e gli antifascisti, che difendono la legalità repubblicana, vengano denunciati».
Kristian Franzil, Assessore Comunale all’Istruzione, allo Sport e tempo libero, alle Politiche giovanili, alle Lingue minoritarie e ai Diritti di cittadinanza, ma anche Segretario regionale di rifondazione, era presente a Udine tra piazza D’Annunzio e piazza della Libertà, la sera in cui i manifestanti di sinistra cercavano di ostacolare il corteo di Forza Nuova.
Quel giorno Franzil è stato inserito nella lista di quella trentina di persone identificate dalla polizia
Il magistrato ha aperto un fascicolo per capire quali responsabilità contestare agli antifascisti che, il 28 settembre, hanno partecipato agli scontri contro le forze dell’ordine tra piazzale D’Annunzio e piazza Libertà, nati proprio per bloccare il corteo di Forza Nuova, autorizzato dalla Questura.
Nell’intervento degli agenti della Questura, che erano riusciti a evitare contatti tra gli antifascisti e gli esponenti dell’estrema destra, la polizia è ricorsa ai manganelli.
Fonte: www.controlacrisi.org
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