In Evidenza

“Siamo noi, siamo in tanti”. Studenti, Cobas e Flc Cgil si riprendono la piazza

Con gli scolapasta in testa, in segno di ironia polemica contro chi in questi giorni ha soffiato sul fuoco della repressione, oppure portando cartelli tipo “Semo venuti già menati” e uno striscione con su scritto “Picchiami, sono una donna”: hanno sfilato così trentamila tra studenti e professori in due distinti cortei che stamattina a Roma sono partiti da piazza della Repubblica (Cobas) e dalla Piramide (studenti), scandendo slogan contro l’austerità e il governo Monti, contro la cosiddetta riforma della scuola ma anche contro l’occupazione di Gaza e il massacro dei palestinesi da parte degli israeliani. A scendere in piazza in tutta Italia però sono state almeno duecentomila personeI due serpentoni si sono congiunti a piazza Argentina e da lì hanno proseguito per Sant’Andrea della Valle, nel tentativo di raggiungere il Senato, dove si è tenuta una assemblea aperta e basta. La giornata di protesta si è conclusa verso le tre quando l’ultimo spezzone di corteo ha finito di sfilare davanti al ministero di Grazia e Giustizia. In molti si sono recati in piazza dell’Esquilino, dalle parti del Colosseo dove è in programma per oggi pomeriggio un presidio antifascista. I sindacati confederali, che dovevano tenere una iniziativa in piazza del Popolo, invece, si sono spaccati; mentre Cisl, Uil e Gilda hanno revocato lo sciopero la Cgil ha tenuto ugualmente un affollatissimo sit in in piazza Farnese e un presidio davanti al ministero della Pubblica istruzione.Ma la giornata ha visto mobilitazioni un po’ in tutta Italia. Questi i luoghi dove la protesta si è fatta sentire di più. Fiumi di ragazzi e ragazze hanno invaso le vie dei vari centri storici a Cagliari e a Palermo, per esempio.

Palermo

Alcuni hanno sfilato anche con una bara di cartone simbolo della ‘morte della scuola pubblica”. Il lungo serpentone, organizzato dal coordinamento degli studenti medi e Cobas, con in testa lo striscione dell’assemblea delle scuole palermitane in agitazione e’ partito da piazza Politeama ha attraversato le vie del centro. Ciascuna scuola ha raggiunto con cortei non autorizzati il luogo della
manifestazione.

Napoli

Migliaia di studenti, provenienti da tutta la Campania, si sono dati appuntamento in piazza Garibaldi (un altro spezzone è partito da piazza del Gesù) per raggiungere poi piazza del Plebiscito. Hanno scandito slogan – “La scuola è nostra e la difendiamo”, “non ci avrete mai come volete voi”, “studenti liberi”. Durante il percorso sono stati esplosi alcuni petardi e, una volta sul lungomare un gruppo di si e’ staccato dal corteo ed e’ entrato nel Castel dell’Ovo dove hanno esposto su una torre uno striscione con la scritta ‘Cultura contro austerita”.

Cagliari

Da tutta la Sardegna sono arrivati a migliaia, studenti e docenti, per manifestare per la scuola pubblica nel giorno della manifestazione per il lavoro di Cgil, Cisl e Uil, che a sua volta ha fatto registrare numeri davvero inconsueti per l’isola. Un lungo striscione ha aperto lo spezzone dei lavoratori della Conoscenza della Cgil (Flc). Un gruppo di studenti del comitato ha sfilato tenendo in mano dei grandi libri, classici della letteratura, fatti con polistirolo e cartone. E’ stato occupato il liceo Michelangelo.

Pisa

Circa 400 studenti medi superiori insieme ad alcuni militanti dei Cobas hanno sfilato per le vie del centro. Durante il corteo alcuni giovani sono entrati all’interno dei palazzi di Provincia e Comune e hanno appeso striscioni di protesta. Poi, tornati in piazza, hanno bruciato una bandiera del Pd, partito di maggioranza relativa in citta’. A Palazzo Gambacorti, sede del municipio, i manifestanti
hanno forzato il blocco delle forze dell’ordine e dopo alcuni momenti di tensione con gli agenti una delegazione e’ stata autorizzata a salire ai piani superiori dove e’ stato successivamente esposto uno striscione con la scritta: ”Noi studenti non siamo merce. Produciamo conflitto contro le
istituzioni delle banche”

Firenze

Per circa 30 minuti la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze è stata teatro di un improvvisato presidio di alcune centinaia di studenti, staccatisi dalla manifestazione principale. Gli studenti, usciti dalla stazione, hanno bloccato il traffico su viale Strozzi con un sit in di protesta, durante il quale sono stati accesi alcuni fumogeni e petardi e sono state lanciate uova contro la sede di una banca. Il corteo si e’ poi diretto in piazza Bambine e bambini di Beslan, dove la manifestazione si e’ chiusa.

Catania

Oltre 10mila studenti hanno preso parte pacificamente al corteo delle scuole “in difesa dell’istruzione pubblica, contro la precarieta’ e il governo Monti”. I promotori hanno assicurato che la protesta “proseguira’ anche nelle prossime settimane con iniziative dentro e fuori le scuole fin quando il governo non ritirera’ la controriforma e investira’ ingenti risorse in scuole e universita’”.

Ferrara

Tremila studenti degli istituti superiori hanno invaso Piazza Municipale insieme a circa duecento insegnanti ed hanno tenuto una, lunga assemblea aperta.

Trieste

Secondo un preciso percorso concordato con la Questura, partiti da piazza Goldoni gli studenti si sono radunati in piazza Unità d’Italia dove, sotto le mura del palazzo comunale, hanno scandito gli slogan contro la precaria situazione degli edifici scolastici. Circa mille i partecipanti.

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.