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Nei giorni delle compere c’è chi chiede solo acqua calda

Mentre la città si anima di shopping pre-natalizio monta la protesta di chi desidera solo acqua. Possibilmente calda. Ieri mattina una manifestazione di fronte a palazzo Moroni ha catalizzato l’attenzione dei padovani in passeggiata sul liston. In prima linea Daniela Ruffini, presidente del consiglio comunale eletta nelle liste di Rifondazione Comunista, che denuncia distacchi sempre più frequenti delle forniture di acqua e gas nonostante l’inverno si stia facendo sentire in tutta la sua pungente intensità. «Chiediamo di porre fine al distacco delle forniture» spiega, «mentre cresce la povertà si tagliano acqua e gas, incuranti della crisi». L’attacco è diretto ad AcegasAps. «Meno soldi a Pillon, più soldi ai lavoratori» recita un cartello. «Al caldo di stipendi faraonici i vertici di AcegasAps negano qualsiasi disponibilità a contribuire a rendere meno dura la situazione per tante famiglie» si legge nel volantino distribuito in piazza. E un altro slogan recita: «bambini al freddo? No grazie». A scendere per strada sono proprio i papà. «Ho due figli piccoli e mia moglie è incinta» spiega Fatine, 42 anni, marocchino, «viviamo in 40 metri quadri con mia mamma, che ha 70 anni, e da tre anni siamo senza acqua calda. E se per scaldarmi uso la stufa elettrica, la bolletta schizza alle stelle». Fatine abita in via Dini ma ci sono tante altre famiglie nella sua stessa situazione. Via Manara, l’Arcella, Chisanuova. Il problema si sta espandendo a macchia d’olio in città.

«Il Comune aiuta già 1500 famiglie» commenta l’assessore al Sociale Fabio Verlato, «e solo per contribuire alle bollette del gas stanzia un milione di euro. Ma le richieste vanno fatte tramite gli assistenti sociali».

Fonte: Il Mattino

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