Padova, Rubano, Camposampiero. Due famiglie di lavoratori migranti e una di lavoratori italiani.
La causa degli sfratti è sempre la stessa. Affitti troppo alti e disoccupazione, cassa integrazione e salari troppo bassi.
Lavoratori e lavoratrici con famiglia che rischiano di essere buttati in strada per morosità incolpevole.
In tutti e tre i casi nessuna risposta dalle istituzioni.
Unica possibilità, ancora una volta, solo quella dell’autorganizzazione, della lotta, della solidarietà di chi vive la stessa drammatica condizione.
A Padova e nella provincia così come in tutta Italia e negli altri paesi Europei colpiti dalla disoccupazione di massa e dalle politiche di austerità imposte dalla Troika .
Un massacro sociale che ha precise responsabilità, che è figlio dell’imposizione degli obblighi del pareggio in bilancio e del Fiscal Compact, delle politiche assassine dei governi Berlusconi e Monti, di una crisi dalla quale il capitalismo cerca di uscire con la riduzione dei salari, dei diritti, generalizzando la precarietà e riducendo gli spazi di democrazia .
Solo unificando i fronti di lotta di massa, solo con la crescita delle reti dell’autorganizzazione popolare è possibile resistere, solo da qui è possibile progettare l’alternativa al presente e al futuro di miseria e di feroce sfruttamento del capitalismo in crisi.
Organizzarsi e lottare.
Sportello sociale di Rifondazione comunista.
Per info rifcompd@alice.it
Adelante Compañeros!