L’appello degli sfrattati e degli occupanti per una manifestazione per il diritto all’abitare. Piazza Antenore, ore 17.30
Siamo decine di famiglie sottoposte a procedura di sfratto o pignoramento, in difficoltà a pagare mutui ed affitti, colpite come molte altre dalla crisi che ci ha costretto a lavori precari, o peggio, a cassa integrazione e disoccupazione.
Troppo spesso abbiamo visto altre persone nella nostra condizione abbandonare la speranza, lasciarsi andare alla disperazione, al suicidio, al dramma.
Noi abbiamo scelto di prendere un’altra strada ed insieme ad altri di difendere le nostre case dagli sfratti, dalle aste giudiziarie, oppure, come lo scorso giovedì in via Trieste 8, di riaprire gli stabili vuoti per riprenderci quel diritto fondamentale all’abitazione che le Istituzioni non riescono più a garantire.
(Consiglio d’Europa, rapporto 2011 – “L’Italia arranca sul terreno delle politiche abitative e sulle iniziative tese ad arginare e prevenire le situazioni di disagio“).
Da troppo tempo l’emergenza abitativa non trova soluzioni.
Ater, Comune, Questura e Prefettura si trovano periodicamente a discutere della situazione abitativa in città ed in Provincia ma senza trovare risposte che guardino avanti.
Perché non riescono ad abbandonare l’idea che la casa possa essere trattata come merce, che il diritto ad abitare possa essere riconosciuto come premio ai meritevoli, o diventare peggio questione di ordine pubblico.
Anche la discussione intorno all’IMU, tanto accesa in questi giorni, rimuove continuamente l’aspetto più importante: il diritto, per tutti, a vivere in un alloggio dignitoso.
Così, mentre le case pubbliche vengono vendute dall’Ater, il Comune continua a tenerne chiuse altre decine, a non rendere pubbliche le graduatorie, ad intervenire con soluzioni posticce e mai risolutive per un problema che non riguarda pochi casi isolati ma invece un numero sempre più crescente di persone. Intanto il territorio della città e della Provincia viene divorato dal cemento, si continua a costruire, mentre migliaia di immobili (circa 40.000) sono inutilizzati, sottratti alla collettività da chi ambisce alla rendita immobiliare e alla speculazione,.
Dal canto nostro sappiamo che ogni gli sfratti continuano ad essere eseguiti e che già molte persone vivono senza un tetto.
Ma perché la discussione sul diritto alla casa non sia relegata ad argomento di cronaca o di finanza e diventi invece un dibattito pubblico, ha bisogno di uscire dall’individualismo, di essere portata fuori dagli uffici delle amministrazioni, di nutrirsi di momenti di condivisione in cui a prendere la parola siano gli stessi che il problema lo vivono sulla loro pelle senza accettare che le decisioni su questo fondamentale bisogno-diritto siano prese dagli stessi che l’emergenza l’hanno creata.
Per questo, per nuove politiche abitative, per il blocco degli sfratti, per contrastare la rendita e la speculazione, rivolgiamo un appello a tutti quelli che, a Padova ed in Provincia, come noi vivono sulla loro pelle il problema dell’alloggio, alle associazioni che si battono contro la precarietà abitativa, a chi ha a cuore il cambiamento, per costruire insieme una mobilitazione per il diritto all’abitare che il prossimo mercoledì 5 giugno 2013 dalla Prefettura di Padova arrivi al Comune per far ascoltare le nostre richieste.
MERCOLEDI’ 5 GIUGNO 2013, ORE 17.30, PIAZZA ANTENORE
MANIFESTAZIONE
DIRITTO ALLA CASA BENE COMUNE
Per:
- Il blocco degli sfratti e degli sgomberi
- La riapertura immediata delle graduatorie
- L’assegnazione immediata delle case pubbliche vuote
- Il blocco della vendita degli alloggi pubblici in trattativa privata e la loro immediata riassegnazione
- L’assegnazione di alloggi da riqualificare in auto-recupero
- La requisizione degli alloggi vuoti da oltre cinque anni
- Il blocco delle concessioni edilizie che consumano territorio
- Un nuovo accordo territoriale di locazione
- Forme di rinegoziazione dei contratti per chi perde il lavoro
- Le famiglie sotto sfratto
- Gli occupanti di via Trieste 8
- Rete Antisfratti Padova e Provincia
- ADL Cobas Padova e Monselice
- Associazione Razzismo Stop
- Centro Sociale Pedro
- Laboratorio Odradek
- Coordinamento Studenti Medi
Comments Closed