Più di duecento manifestanti hanno partecipato alla manifestazione indetta mercoledì 5 giugno dalla Rete Antisfratti, ADL CSO Pedro, Bios Lab, Rifondazione Comunista e Workers in Action.
Un’occasione importante per unificare le lotte in corso verso un programma comune per il diritto alla casa.
Di seguito il documento e le foto:
353 famiglie sfrattate nel 2012, circa 1.000 ordinanze di sfratto in attesa di esecuzione, 40.000 immobili inutilizzati.
Questa è la fotografia di un’emergenza che già all’inizio di quest’anno, a Padova e Provincia, rappresentava un’ allarme e che non ha fatto che intensificarsi nel corso di questi mesi.
Dati drammatici che sono destinati a crescere per il cumularsi degli effetti devastanti della crescita della disoccupazione e della precarietà e dei tagli allo stato sociale, dell’abolizione del contributo per l’affitto, della vendita delle case dell’edilizia residenziale pubblica da parte della Regione Veneto.
Si tratta di numeri certo, ma dietro ai quali ci sono storie di vita, progetti infranti. Sono le cifre di una disuguaglianza che si consuma sulla pelle di migliaia di famiglie colpite dalla crisi, costrette a lavori saltuari o a licenziamenti, alla disoccupazione o alla cassa integrazione, mentre in pochi, speculatori e affaristi, detengono oltre il 50% della ricchezza prodotta.
Per questo non stiamo a guardare.
Ci siamo organizzati in molti modi per difendere le nostre case o per occuparne di vuote quando la minaccia di finire in strada sembra l’unico orizzonte, per difendere un diritto fondamentale che le istituzioni non sembrano più in grado di garantire o aprire spazi lasciati colpevolmente vuoti e rimetterli ad uso collettivo.
Di fronte a tutto ciò, ancora, nonostante i vertici e le dichiarazioni che impegnano le istituzioni a risolvere il problema, le risposte sono assolutamente insufficienti.
Perché non basterà qualche casa per arginare un fenomeno dalle dimensioni ormai spaventose e continuamente in aumento.
Oggi, siamo qui di fronte a Prefettura e Comune per far sentire una voce che ha scelto di non arrendersi, di non elemosinare un diritto ma di conquistarlo.
Per chiedere:
- Nuove politiche abitative
- Il blocco degli sfratti e degli sgomberi
- Lo stop alla vendita delle case pubbliche
- L’assegnazione di quelle vuote
- La riapertura immediata delle graduatorie
- Il ripristino del contributo regionale per l’affitto
- La destinazione all’uso sociale e al recupero degli immobili privati e pubblici lasciati colpevolmente vuoti
- Forme di rinegoziazione dei contratti per chi è colpito dalla crisi e affitti sostenibili per redditi e salari sempre più bassi!
RETE ANTI-SFRATTO DI PADOVA E PROVINCIA PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA LABORATORIO BIOS
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