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Bloccato lo sfratto di un lavoratore e della sua famiglia ad Abano Terme

DSCF3798 (Small) 20 compagne e compagni dello Sportello sociale di Rifondazione comunista bloccano lo sfratto di un lavoratore e della sua famiglia ad Abano Terme

Le notizie non sono buone. I contatti con l’avvocato della proprietà non hanno portato ad alcun esito. Il proprietario vuole buttare la famiglia fuori casa, ci sarà l’intervento del fabbro e della forza pubblica.

Alle otto di mattina arriviamo a casa di Adel, uno dei tanti migranti che hanno costruito case e palazzi, appartamenti, tanti dei quali ora vuoti, negli anni d’oro, per gli speculatori, della bolla immobiliare. E’ stato per due anni senza un lavoro stabile, qualche giornata, qualche settimana di lavoro in nero, tanto per tirare avanti. I soldi per l’affitto non ci sono. Adesso la situazione è un pò migliorata, l’obiettivo è mantenere la casa e ottenere una riduzione dell’affitto.

Ma la proprietà sembra non sentire ragione, Dopo un tira e molla che dura per un’ora il suo avvocato chiede all’ufficiale giudiziario di procedere.I carabinieri salgono al quarto piano del condominio ma trovano un gruppo di compagni seduti davanti all’ingresso, all’interno altri/e hanno occupato l’appartamento e si sono incatenati. Fanno un blando tentativo per entrare, ma la porta resta chiusa. Si riapre la trattativa, e si conclude con un accordo di rinvio dello sfratto per sei mesi e la riduzione consistente del canone.

Sfratti ZERO.

Un’altra piccola battaglia vinta da una comunità militante che cresce dentro la crisi e dentro le lotte e si prepara a partecipare - già sono più di quaranta le adesioni - alla manifestazione del 19 ottobre.

Sportello Sociale di Rifondazione comunista Padova

Workers in action

Pubblichiamo la nostra risposta all’ironia fatta dal sindaco di Abano Terme Luca Claudio sul nostro intervento:

Risposta a Luca Claudio

Il comune di Abano in tempi di crisi è riuscito a consolidare un avanzo di bilancio di 1.500.000 mila euro. Una cifra di tutto rispetto che rende il comune termale uno dei più ricchi della provincia di Padova. Le ragioni sono note a tutti. Nonostante questa disponibilità di mezzi, il sindaco Luca Claudio non solo dichiara di non poter sostenere le famiglie sotto sfratto del suo comune, ma si permette di ironizzare sull’impegno dello Sportello Sociale a sostegno di chi perde la casa per morosità incolpevole.Rifondazione Comunista a Padova e provincia è un partito poverissimo che vive della generosa militanza volontaria dei suoi iscritti, in larga parte operai o pensionati, e sostiene le sue attività con feste e iniziative pubbliche, il tesseramento e le sottoscrizioni, zero finanziamento pubblico.
Giovedì nell’intervento allo sfratto di Adel e della sua famiglia abbiamo fatto semplicemente quello che un comune civile anche con mezzi assolutamente più poveri del comune di Abano fa normalmente,ovvero attività di mediazione sociale.Un intervento finalizzato alla soluzione
di una situazione che, se non risolta, avrebbe prodotto effetti devastanti per una famiglia con due minori,fatto di cui per legge il comune di Abano e i suoi servizi sociali(quella mattina totalmente
assenti) avrebbero comunque dovuto farsi carico, e si devono fare carico per legge! Noi abbiamo offerto al proprietario, che ha accettato una significativa riduzione del canone ,la nostra garanzia che la famiglia avrebbe pagato nei prossimi mesi e l’eventuale intervento da parte nostra in caso di difficoltà economica.
Lo facciamo perchè per noi vale il principio della solidarietà, lo stesso che abbiamo praticato con le casse di resistenza delle fabbriche in lotta, come, tanto per fare un esempio, quella della Lofra.
C’è chi realizza interventi a fine pubblicitario e chi per sostenere chi non ce la fa.
Una piccola differenza , che un sindaco che esprime lo stesso livello culturale delle fiction da cui sembra uscito, capisco, faccia fatica a comprendere.
Un consiglio per concludere, lei governa una città importante, ricca,ha i mezzi per sostenere i tanti/e che pagano un prezzo straordinario per una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità.
Se vuole, lei ha tutti i mezzi per poter intervenire, come fanno altri comuni più poveri governati anche dal centrodestra in questa provincia.Le modalità sono tante basta un pò di fantasia e la volontà
politica.Se vuole le diamo una mano. L’idea di sbarazzarsi dei poveri, sopratutto se si tratta di famiglie di immigrati che hanno perso il lavoro, non è una grande idea. Non è una grande idea sopratutto in Europa dove in molti paesi le politiche e le sensibilità sono affatto diverse dalla sua.

Paolo Benvegnù segretario provinciale di Rifondazione Comunista

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