Nuova Romea commerciale: ferita mortale per il territorio
Opera inutile e una ferita mortale per il territorio, così giudica il consigliere regionale della Federazione della Sinistra Veneta, Pietrangelo Pettenò, l’opera che collegherà Mestre a Orte alla quale oggi il Cipe ha dato il via libera. “Oggi il CIPE ha approvato il via libera all’autostrada Orte-Mestre, quattro corsie che feriranno a morte il territorio e cementificheranno ulteriormente il suolo agricolo del Veneto. In questi giorni in cui rischia lo stop la Pedemontana Veneta per mancanza di fondi statali, si dà il via all’ennesima grande opera inutile anche questa in project-financing: si tratta di una vera e propria approvazione ideologica, senza alcuna copertura finanziaria e senza che sia stato varato il progetto definitivo. Invece di pensare a mettere in sicurezza l’attuale strada statale Romea, deviando il traffico pesante sulle arterie autostradali esistenti, si è optato per una soluzione che distruggerà migliaia di ettari di suolo agricolo. Rifondazione Comunista-FSV – conclude Pettenò – assieme ai comitati, alle associazioni e a chi da anni lavora per la tutela del territorio, continuerà la sua battaglia per fermare questa inutile e costosa opera che gioverà unicamente a pochi gruppi d’interesse privati a danno dell’ambiente e delle comunità attraversate”.
Consiglio regionale ad hoc sul futuro del comparto degli elettrodomestici e sull’Electrolux: accolta proposta di Rifondazione Comunista
Convocare al più presto un Consiglio straordinario per affrontare la crisi del comparto del “bianco”. La richiesta è del consigliere della Federazione della Sinistra Veneta, Pietrangelo Pettenò, ed è stata da subito condivisa dal capogruppo del Pdl, Dario Bond. “Quando non viene messa in discussione una sola azienda ma un intero comparto, come quello del bianco, – dichiarano i due esponenti regionali – è giunta l’ora di affrontare la questione in termini complessivi. Per questo il Consiglio regionale straordinario dovrà concentrarsi soprattutto su questo settore, che più di ogni altro è in sofferenza e che proprio in Veneto ha un ruolo strategico e cruciale. Per questo vogliamo rilanciare, chiedendo all’Ufficio di Presidenza che a questo Consiglio vengano invitati gli operatori del settore e il ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato. Il Veneto rischia di diventare un “deserto bianco”. Non basta una semplice mozione, bisogna lanciare un messaggio forte e chiaro. Il comparto del “bianco” – sottolineano – è il secondo settore manifatturiero nazionale, secondo solo all’industria dell’automobile, con un fatturato cumulato di circa 12 miliardi di euro, una quota di export superiore al 60%, 130mila dipendenti diretti e indiretti, migliaia nel solo Veneto. I volumi produttivi a fine 2012 sono stati stimati in circa 14 milioni di pezzi, livello inferiore a quello del 1987, meno di metà della punta raggiunta a quota 30 milioni nel 2002”, illustrano i due consiglieri regionali. “Le crisi dell’Acc e dell’Electrolux, solo per citare le più attuali, non sono nate dal nulla, fanno parte di un percorso di graduale smantellamento e delocalizzazione che non possiamo assolutamente permetterci. Finora si sono gestite le singole crisi aziendale come fossero delle isole, in realtà dobbiamo andare oltre e cominciare a ragionare in termini organici”. Da qui la richiesta di convocare al più presto un Consiglio ad hoc sul “bianco”. “Dobbiamo evitare discussioni troppo general-generiche sulla crisi in senso lato. Non basterebbe una settimana di Consiglio e non porterebbe a nulla. Facciamo piuttosto un’analisi del comparto e facciamoci aiutare da chi ha competenza in materia come Maurizio Castro, attuale commissario dell’Acc di Mel ed ex dirigente dell’Electrolux. Dobbiamo fare presto e premere sul Governo affinché – oltre all’erogazione degli ammortizzatori sociali – si occupi di rilancio in senso stretto del comparto
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