PADOVA. Applausi a più riprese ieri sera in consiglio comunale. Non solo all’arrivo di Vincenzo Cusumano, consigliere Pd atteso fino alle dieci per poter iniziare il voto sul campo da calcio di via Dottesio. Le acclamazioni più accorate sono arrivate a fine seduta, quando il capogruppo Pd Gianni Berno ha chiesto un «approfondimento» sulla questione di via Dottesio chiedendo il ritiro della delibera. Una decisione che provocato scintille in aula tra l’opposizione e l’assessore Umberto Zampieri (che ha definito «disastrose» le varianti urbanistiche del centrodestra» e che ha profilato il danno erariale in caso il progetto, già finanziato, non venga portato a termine) ma soprattutto che rappresenta il terzo scivolone dell’amministrazione sullo stesso argomento.
La questione, in sé, è semplice: un campo da calcio in zona Palestro che verrà diviso a metà per fare spazio ad un parcheggio per i parcheggi delle case Ater della zona. Ma la salomonica decisione divide il consiglio dato che i consiglieri Pd Giuliano Pisani e Beatrice Rigobello Autizi e la presidente del consiglio Daniela Ruffini (Rifondazione Comunista) hanno deciso di votare contro la loro stessa maggioranza mentre Sel ha annunciato l’astensione. È con questa prospettiva che quest’estate la delibera è stata ritirata, è con questi presupposti che a settembre il voto ha portato ad uno stallo tra i consiglieri a favore e quelli contro, in perfetta parità. Ma il voto su via Dottesio rivela una spaccatura nella maggioranza ben più profonda tanto che con una decisione che verrà ufficializzata oggi Pisani e la Autizi hanno annunciato che abbandoneranno il gruppo consiliare del Pd. Un partito al quale, specifica Pisani, «non siamo mai stati iscritti». «Ci aspettavamo che la delibera venisse discussa e modificata prima di riproporla in aula» spiega la Autizi, «invece è stata portata al voto senza venire cambiata di una virgola».
Il “campetto della discordia” è stato infatti inserito all’interno dell’ordine del giorno del consiglio comunale che si sarebbe dovuto discutere martedì sera. Il venir meno del numero legale ha fatto slittare il dibattito a ieri sera ma ha lasciato degli strascichi importanti nella maggioranza. «Ho chiesto un incontro tra i gruppi consiliari» spiega Michele Toniato, Italia dei Valori, particolarmente critico nei confronti degli assenti, «non è possibile continuare così». Parole che il capogruppo Pd Gianni Berno ha commentato con una metafora calcistica spiegando che una volta «finito il campionato la squadra si ricorderà bene come hanno giocato in campo i vari atleti in prospettiva della nuova squadra». Il riferimento alle spaccature interne alla maggioranza è evidente soprattutto in vista della prossima tornata elettorale.
Fonte: Il Mattino di Padova
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