Senza esitazioni, Sel ha già dato per certa la sua partecipazione alla coalizione di centro”sinistra” che sosterrà la candidatura di Ivo Rossi come sindaco della città di Padova. Padova 2020, pur confermando la sua intenzione di partecipare alla coalizione, forte del suo risultato alle primarie cerca di farlo pesare al tavolo sulla trattativa del programma.Tutto va come era ampiamente prevedibile.Personalismi, interessi di bottega e delle piccole lobbies hanno bruciato la possibilità di una svolta nel governo della città di Padova e ora, i protagonisti della grande battaglia per il cambiamento si prestano al gioco della politica politicante fin quasi alla farsa. Mentre i giornali si riempiono di chiacchiere in attese delle elezioni – quelle vere! - il candidato a sindaco del centrosinistra spara la proposta dell’apertura di un nuovo CIE a Padova. Incalzato dalla destra sul tema della sicurezza, come sempre nelle scadenze elettorali, esce con la brillante idea della costruzione della galera amministrativa per le persone prive di documenti, un abominio giuridico, che in tempi recentissimi anche il suo partito ha sottoposto a critica.Le gite a Padova della ex ministra Kienge, sono un ricordo ormai sbiadito. Ci sarebbe da ridere se non ci trovassimo di fronte ad un’accozzaglia di opportunismi variamente vestiti che stanno costruendo le basi perchè la destra,possa aspirare a vincere le elezioni amministrative. Rincorrere la destra sul suo terreno è una sconfitta politica che apre la strada alla sconfitta elettorale. La miseria politica del Pd, del suo gruppo dirigente cittadino, frantumato dalle aspirazioni di personaggi la cui mediocrità rasenta l’indicibile , orfano dell’unica intelligenza di cui nel bene e nel male ha disposto in questi anni, Zanonato, sta gonfiando le vele del grumo di forze che per dieci anni sono state all’opposizione, le spinge verso un percorso di unificazione che attrae anche le aree cosiddette centriste, conquistate dall’idea della possibilità di una vittoria elettorale.
C’è ancora tempo per reagire. La strada è quella che abbiamo scelto in tanti per le elezioni Europee. Una coalizione di forze che abbia apertamente come obiettivo quello di mettere al centro del suo programma , come valori fondanti, quelli scritti nella nostra costituzione repubblicana, la libertà e l’egualianza, la rimozione delle cause che la impediscono, e che si proponga di governare la città per renderla ambientalmente e socialmente sostenibile.
Lo proponiamo ancora a Sel e a Padova 2020, ma sopratutto ai tant* che in questi anni si sono impegnati concretamente perchè questo fosse possibile.
Sono un elettore di Sel, ho partecipato a tutti gli incontri sino a ieri sera (18.02.14) ho ascoltato il resoconto degli incontri preliminari tra delegazioni e il primo al tavolo del programma e debbo dire che nessuno, mai, sino ad ora ha fornito un qualsiasi accenno alla certezza espressa dall’inizio del comunicato circa la partecipazione finale alla coalizione. Questa, essendo stata la base dell’accordo per andare alle primarie, può, non deve, essere una soluzione; sarà così solo in base alla presenza dei punti qualificanti e ad impegni precisi sulla loro realizzazione dei programmi di Sel e, penso anche di Padova 2020. Chiusure, pregiudiziali o sottovalutazioni faranno decidere gli iscritti di Sel di scegliere eventualmente anche altri percorsi, diversi da una coalizione così come immaginata nelle primarie.