Le primarie del centrosinistra hanno confermato Ivo Rossi a candidato sindaco per la coalizione. Questo è il risultato essenziale.
Il tentativo di imporre una linea di cambiamento per questa via è naufragato nelle divisioni della sinistra, nelle scelte personalistiche. Sel e Padova 2020 si sono ritagliate uno spazio di visibilità in vista delle elezioni amministrative, ma dovranno fare i conti con quello che sarà il risultato elettorale: altra cosa dall’esito delle primarie, sempre!
Sel e Padova 2020 hanno rifiutato la proposta di interlocuzione con l’unica forza politica – Rifondazione Comunista – che in consiglio comunale e in città ha sempre sostenuto coerentemente, con chiarezza e senza scheletri nell’armadio, tutte le battaglie ambientali, di difesa del territorio e del verde, e le politiche sociali necessarie alla difesa dei ceti colpiti dalla crisi. Per questi motivi, Rifondazione è stata oggetto di furiosi attacchi da parte del gruppo dirigente del Pd.
Se Sel e Padova 2020 avessero accolto la nostra proposta di un percorso comune e partecipato, Ivo Rossi non sarebbe oggi il candidato sindaco del centrosinistra. Oppure, come è successo in altre città, oggi un forte blocco orientato ad un vero cambiamento potrebbe aspirare alla vittoria nella competizione elettorale, in alternativa sia al Pd che alle destre.
Adesso, finite le primarie, Sel e Padova 2020 si preparano a partecipare, nel caso di vittoria del centrosinistra in primavera (cosa che nel 1999 non è riuscita a Zanonato senza l’apporto di Rifondazione comunista) ad un’amministrazione e ad una maggioranza in cui sarà il Pd a dettare regole e condizioni. Chi ha chinato la testa una volta lo farà di nuovo.
Questo vale per Sel, come per importanti esponenti di Padova 2020, che hanno sempre subìto, nelle occasioni decisive, i ricatti del Pd. Ritorneremo ad un film già visto.
Le prime prove sono già dietro l’angolo:
- la fusione minoritaria di Aps-Holding con Bus Italia (Trenitalia) che avrà come conseguenza “necessaria” l’aumento dei costi del trasporto pubblico ed il suo ridimensionamento in una città tra le più inquinate d’Europa;
- la costruzione del nuovo ospedale; un’opera che, comunque si realizzi, in project Financing o solo con soldi pubblici, non cambia per nulla la sua natura di opera inutile e dannosa per il territorio; un’opera che non solo determinerà un’ulteriore cementificazione in una città che non ne ha proprio bisogno, ma trascinerà dietro di sé altre operazioni di tipo immobiliare nelle aree limitrofe, favorendo costruttori e banche di affari contro l’interesse dei cittadini.
I Cittadini padovani hanno bisogno di strutture sanitarie efficienti ed operanti sul territorio, per la prevenzione e la cura della salute; hanno bisogno che siano rimosse le cause dell’acuirsi delle malattie all’apparato respiratorio e dell’aumento dei tumori dovuti a cause ambientali.
La vittoria di Rossi alle primarie, la sua candidatura a sindaco, va nella direzione della continuità con le politiche di governo della città che abbiamo conosciuto in questi anni e con una visione che mette al centro l’interesse dei poteri forti e delle corporazioni con un orientamento di chiara impronta liberista.
Adesso non ci sono più alibi. Oggi, più di ieri, è necessaria la costruzione di una vera alternativa per una città socialmente e ambientalmente sostenibile. A questo lavoreremo.
Rifondazione comunista – Comitato cittadino
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