Idrovia Padova-mare: via alla progettazione come canale navigabile e scolmatore!
Grande soddisfazione per l’approvazione ieri durante la discussione della legge Finanziaria 2014 dell’ordine del giorno primo firmatario cons. Pettenò con il quale si impegna la Giunta regionale ad avviare l’iter per la progettazione preliminare dell’idrovia Padova-Mare come canale navigabile e scolmatore del bacino Brenta-Bacchiglione. Il Consiglio regionale, preso atto dello studio di fattibilità e del progetto di massima redatti ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 18 marzo 2011 n. 7, a larghissima maggioranza ha deciso di procedere con il completamento dell’idrovia Padova-Mare: questa opera consentirà di trasferire via acqua direttamente all’interporto di Padova oltre 5 milioni di merci che oggi viaggiano da Venezia a Padova via strada e ferrovia, con beneficio evidente per il territorio e le popolazioni che vedranno diminuire l’inquinamento e i pericoli dovuti al traffico di attraversamento. È un ennesimo passo avanti per un’opera di cui il Veneto ha bisogno e che servirà a ridimensionare il rischio di piene eccezionali: per questo la Giunta dovrà attivare la concertazione con tutti i soggetti istituzionali interessati all’opera, nonché istituire un apposito tavolo tecnico politico al fine di contribuire all’avvio della progettazione e a ricercare le opportune risorse a livello nazionale e comunitario o di soggetti privati interessati all’importante investimento.
Legge finanziaria regionale 2014: Il Consiglio approva Ordine del giorno del PRC a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori Electrolux
Fondamentale è il ruolo delle Istituzioni Locali, in primis il livello regionale, e la capacità di sistematizzare gli interventi, per salvaguardare la continuità produttiva dei quattro stabilimenti della multinazionale in Italia; Urgente è che anche la Regione Veneto operi per il rilancio del comparto manifatturiero, a cominciare dalla definizione del Piano per lo sviluppo delle aree del Veneto a crisi industriale complessa, nel rispetto di quanto approvato in occasione del Consiglio Regionale straordinario sulla crisi del settore elettrodomestici e dell’Electrolux del 29 novembre 2013. L’ordine del giorno impegna la Giunta Regionale a mettere in atto le azioni necessarie per salvaguardare e rilanciare il tessuto produttivo del Veneto, con particolare attenzione alla situazione del comparto dell’elettrodomestico, e a lavorare alla definizione di un “Piano per lo sviluppo industriale del Veneto” che, in un’ottica sinergica con le parti sociali e gli altri livelli istituzionali, preveda in particolare:
- a)la promozione di politiche del lavoro finalizzate al mantenimento della continuità produttiva e al sostegno del reddito dei lavoratori;
- b)l’individuazione di possibili agevolazioni/sgravi fiscali;
- c)la costruzione di percorsi per la semplificazione burocratica;
- d)l’individuazione di progetti tesi a migliorare la competitività dell’industria (filiere, aggregazioni, reti d’impresa, accesso al credito, efficientamento energetico e abbattimento bolletta energetica);
- e)il supporto a progetti di ricerca, sviluppo per innovazione di processo e di prodotto e per aumentare la capacità attrattiva del territorio;
- f)la messa in opera di interventi straordinari per il settore dell’edilizia e la messa in sicurezza ambientale.
Legge finanziaria regionale 2014: accolta la proposta del PRC per il superamento della precarietà dei lavoratori dei Servizi Forestali di Treviso e Venezia
Il Consiglio Regionale ha approvato in sede di Finanziaria 2014 l’ordine del giorno presentato dal consigliere Pietrangelo Petteno (Rifondazione Comunista Federazione sinistra veneta) per il superamento della precarietà dei lavoratori del Servizio forestale di Treviso e Vene4zia, impegnati nell’area del litorale veneto. Per gli operai del Servizio Forestale di Treviso e Venezia dei cantieri litoranei. si protrae da diverso tempo una situazione di notevole disagio. In tutta la Provincia di Venezia operano cinque squadre di operai forestali dislocate a Bibione, Eraclea, Cà Savio, Lido di Venezia e Chioggia, per un totale di 23 operai. Di questi solo uno è stato assunto, ormai da diversi anni, a tempo indeterminato, mentre tutti gli altri vengono assunti annualmente con contratto a tempo determinato. Questa situazione per alcuni si protrae ormai da troppi anni, poichè hanno iniziato a lavorare da operai forestali tra il 1986 – 1989 senza essere mai assunti a tempo indeterminato
.Oltre ad un evidente disagio, per lavoratori che da più di 25 anni si vedono costretti ad assunzioni stagionali e precarie, vi è da sottolineare anche alcuni problemi legati all’organizzazione dei cantieri, in gran parte siti in aree Sic (boschi litoranei, zone dunose ecc.) appartenenti al Demanio Marittimo, che per un periodo di 5/7 mesi sospendono la propria attività, sospendendo ogni manutenzione delle aree con conseguenti problemi per esempio nel caso di trombe d’aria, danni vandalici alle strutture da noi realizzate ecc., per non parlare nel caso di incendi boschivi e, più in generale, della difficoltà di sviluppare adeguate opere di miglioramento boschivo e di consolidamento dunale. Vista l’importanza strategica, per le politiche di tutela e valorizzazione ambientale e di difesa del territorio, di una adeguata riorganizzazione del Servizio Forestale e la garanzia di un servizio in grado di operare durante tutto l’arco dell’anno il Consiglio Regionale del Veneto impegna la Giunta Regionale ad intervenire in termini rapidi per la definitiva soluzione di questa annosa situazione, operando nella direzione di una generale stabilizzazione dei lavoratori e di un sostanziale potenziamento del servizio a tutela delle aree boschive, in particolare del litorale veneto
Legge finanziaria regionale 2014: accolte importanti proposte della federazione della sinistra in materia di politiche del lavoro
Le proposte avanzate dal Gruppo della Federazione della Sinistra Veneta – PRC Sinistra Europea sono state determinanti per recuperare quel poco di buono che si può trovare all’interno della Finanziaria regionale 2014 sul piano sociale e delle politiche per il contrasto della crisi. Infatti non si può non ritrovare il nostro apporto determinante all’interno degli emendamenti di Giunta in materia di lavoro approvati dal Consiglio regionale. Coglie lo spirito e la sostanza delle nostre proposte la norma che autorizza la Giunta regionale a istituire un fondo per la realizzazione di piani integrati territoriali mirati alla riqualificazione dei lavoratori di imprese coinvolte da processi di crisi aziendali o settoriali espulsi o a rischio di espulsione dal contesto lavorativo promuovendo interventi per la loro formazione, riqualificazione e ricollocazione professionale. Uno strumento che andrà a sostenere progetti espressione di una progettualità integrata locale, prevedendo la più ampia partecipazione degli attori istituzionali e sociali, anche in funzione dei fabbisogni di professionalità e competenze espressi dai singoli contesti territoriali. Particolarmente significativo sarà il dispiegamento di questi strumenti in realtà come quella di Porto Marghera (Montefibre, AFV Beltrame, Pilkingthon, Pansac, Vinyls tra le tante) e del distretto del vetro artistico di Murano, al Polesine e l’area relativa alla produzione Electrolux, tutte realtà in crisi oggetto di nostra puntuale richiesta di intervento, essendo i piani integrati territoriali approvati particolarmente riferiti alle aree del Veneto dichiarate a crisi industriale complessa.
Come si ritrovano le nostre proposte a sostegno della rioccupazione dei lavoratori colpiti dalla crisi nella norma approvata che impegna 3.000.000 di euro stabilendo la possibilità per le aziende del settore privato con meno di 250 dipendenti di dedurre fino a 30.000 euro dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato – che si riducono a 15.000 euro per assunzioni a tempo determinato – a partire dal primo anno di assunzione e fino al secondo anno compiuto, e in particolare emergono nella parte che prevede che le deduzioni possano essere raddoppiate nel caso dell’assunzione di lavoratori ultracinquantenni, una significativa risposta, anche se parziale, al dramma di quei lavoratori in età matura che si trovano espulsi dal mondo del lavoro ma troppo lontani dall’età per il pensionamento.
È evidente che come Gruppo della Federazione della Sinistra Veneta – PRC Sinistra Europea, pur mantenendo il giudizio negativo sull’impianto generale della Legge Finanziaria regionale 2014, esprimiamo soddisfazione per essere riusciti ad aprire una breccia nell’atteggiamento di sistematica disattenzione della maggioranza di centrodestra verso il dramma sociale che quotidianamente si consuma in Veneto, riuscendo a puntare di nuovo i riflettori della politica sui temi del lavoro e sulla necessità di sostenere politiche attive in materia di occupazione all’altezza della gravità di questa fase.
Pietrangelo Pettenò – consigliere regionale Federazione della Sinistra Veneta PRC Sinistra Europea
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