Per rilanciare il commercio a Padova bisogna smettere di costruire centri commerciali, agire sulla leva fiscale per i proprietari dei negozi e trovare un accordo comunale per diminuire gli affitti». La ricetta è di Daniela Ruiffini, candidato sindaco con “L’altra Padova”
«Sono battaglie che porto avanti da sempre. Le piccole attività, i piccoli commercianti stanno morendo e i quartieri si stanno svuotando e una delle prime cose da fare sarebbe quella di bloccare la costruzione dei centri commerciali, perché la grande distribuzione uccide le piccole attività da sempre». Girando per la città sono sempre di più le serrande calate negli ultimi mesi. Il segreto, secondo la Ruffini, è quello di agire sulla leva fiscale. «Chi ha un negozio in locali di proprietà non può pagare l’Imu come se avesse un bene di lusso. E questo vale anche per i giovani professionisti, commercialisti o avvocati, che praticano all’interno di locali di proprietà a cui può essere applicata una tassazione progressiva e programmata». Stesso discorso su chi invece svolge la propria attività all’interno di immobili in affitto. «Bisogna usare un po’ di fantasia» conclude Ruffini «e fare accordi comunali con i piccoli proprietari, scontando le tasse o applicando tariffe progressive. Non è vero che così entrano meno soldi nelle casse comunali, perché ne entrano sicuramente di meno se le attività chiudono».
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