Questa mattina erano previsti in città due sfratti entrambi ( detto solo come inciso ) di famiglie italiane.
Uno di questi sfratti è stato bloccato dai legali dello sportello sociale di Rifondazione Comunista che
ne hanno ottenuto la sospensione in tribunale.
Il secondo è stato impedito da un picchetto che ne ha ottenuto il rinvio ai primi di Novembre aprendo
la strada anche a una possibile trattativa con il comune e la proprietà per mantenere in via definitiva la famiglia nell’alloggio che occupa.
A Pontevigodarzere sono intervenuti una trentina di compagni, un gruppo, il più numeroso, si è occupato del blocco dello sfratto, il secondo ha volantinato nel quartiere cercando il consenso e la partecipazione dei cittadini del rione.
Un passo in avanti nelle nostre pratiche, difficile ma, fondamentale in preparazione di un autunno sicuramente impegnativo nella lotta per il diritto alla casa che, trova nella resistenza agli sfratti un passaggio ineludibile non la soluzione.
Nella città e in provincia va costruita una vertenza generale per il diritto alla casa che si incontri con le lotte contro la precarizzazione del lavoro, l’attacco ai salari e ai diritti dei lavoratori, la progressiva mercificazione, in funzione dei processi di valorizzazione dei capitali, dei servizi fondamentali e dei beni comuni, costruendo su questo terreno il massimo di unità possibile e il più largo coinvolgimento delle forze disponibili.
Sportello sociale Rifondazione Comunista
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