Europa, In Evidenza

L’eurodeputata Forenza a Padova: «Sempre più divario fra nord e sud». No AL TTIP

slider_forenza_padova«Dove ci porta questa Europa?» È il tema discusso durante la festa organizzata in piazza Capitaniato da “L’altra Europa con Tsipras” con l’eurodeputato Eleonora Forenza. «Questa Europa non sta andando nella giusta direzione, la Commissione che si voterà la prossima settimana è in continuità con la precedente con l’aggravante che è ancora più spostata sul governo tedesco e su una politica di austerità – ha detto Forenza – ossia il contrario di quella che auspichiamo, un’Europa dove la linea guida sia “prima le persone”, una politica che allargherà ancora di più il divario tra il nord ed il sud Europa». Forenza ha sottolineato come sia urgente una Conferenza sul debito che veda partecipi tutti i paesi dell’Europa mediterranea. Forte anche la contrarietà al trattato Ttip, ossia quello che riguarda il commercio tra Europa ed Usa. Un trattato che avrebbe conseguenze deleterie, tra l’altro, sulla sicurezza agroalimentare e sui prodotti italiani, sui diritti del lavoro e sulla sovranità nazionale. «Oltre al Ttip ci sono il Ceta, ossia il tratto commerciale con il Canada e il Tisa che rischia di portare ulteriore privatizzazione su scuola e sanità – ha continuato Forenza – l’opposizione a questi trattati è molto forte anche in Usa, stiamo inoltre costruendo reti sociali. Abbiamo partecipato al controvertice economico dei giorni scorsi proprio per dar vita a queste reti sociali. Purtroppo il Governo Renzi vuole dare una fortissima accelerata proprio al Ttip». Il trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti porta con sé anche l’istituzione di un ulteriore organismo che priverebbe di un altro pezzo la sovranità nazionale, come ha spiegato l’eurodeputato. «Il trattato prevede l’istituzione di un arbitrato internazionale a tutela del diritto degli investitori, una forma di giurisdizione privata che consentirebbe alle multinazionali di citare in giudizio lo Stato che si oppone per tutelare gli interessi nazionali - ha chiuso Forenza - lo Stato dovrebbe pagare multe miliardarie per risarcire gli investitori dei mancati guadagni».

Fonte: Il Gazzettino

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