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La protesta in Comune: “Sfratti raddoppiati, occupiamoci di chi non ha casa”

La protesta in Comune: “Sfratti raddoppiati, occupiamoci di chi non ha casa”

Manifestazione di Adl Cobas, Assemblea per la casa, Rifondazione comunista e Bios Lab: “Non ci preoccupano le occupazioni, ma chi non ha un tetto

 

PADOVA. Una trentina di persone hanno dato vita in mattinata a un presidio sul Liston, davanti a Palazzo Moroni, per rivendicare il diritto a “un tetto”, contro le politiche abitative di Regione e Comune. Striscioni e megafono hanno protestato e atteso di essere ricevuti dall’assessore alle politiche abitative Alessandra Brunetti.

Gli ultimi dati sugli sfratti in Veneto, relativi al 2013 sono emblematici: oltre 6 mila i provvedimenti emessi, più di 15 mila le richieste di esecuzione, numeri triplicati rispetto a solo due anni prima, segno di una vera e propria emergenza sociale che non può più essere ignorata. Nel 2014 questi numeri sono quasi raddoppiati“, hanno spiegato gli organizzatori.

“Esistono famiglie che hanno deciso di occupare degli alloggi (vuoti e lasciati al degrado da anni, senza rubare niente a nessuno) solo perché la strada era l’alternativa. L’ occupazione stessa si configura spesso come forzatura, come un tentativo simbolico di chiedere attenzione, di porre un problema, di rendere visibile l’ invisibilità”, sostengono gli esponenti dell’assemblea sociale per la casa, che lanciano una mobilitazione cittadina.

All’ordine del giorno ci sono le richieste di blocco degli sfratti, di tavoli permanenti sulla questione, il blocco delle alienazioni di patrimonio immobiliare pubblico, la necessità di reperire nuovi alloggi a canone concordato, l’incremento dei fondi di sostegno all’affitto, la trasparenza delle graduatorie e l’aumento dell’Imu per le terze case e per gli immobili sfitti.

Tratto dal Mattino di Padova

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