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METTIAMO STORICAMENTE LE COSE IN ORDINE

prc_venetoLettera di Paolo Cacciari ai quotidiani:


“Ai Direttori di Mattino, Nuova Venezia, Tribuna e Corriere delle Alpi per una corretta informazione e il rispetto delle leggi sulla stampa.
Bonzio faccia pure quello che meglio crede, ma non cerchi di cambiare la storia per giustificare ciò che fa. Il giornalista Albino Salmaso a conclusione di una intervista all’ex consigliere comunale di Rifondazione Comunista di Venezia (Mattino, Nuova e Tribuna di Venerdì 3 aprile 2015, “Un’occasione storica per guidare la regione”, pag.13) scrive: “Insomma, non si ripeterà l’errore del 1995, quando Rc si rifiutò di sostenere Ettore Bentsik nella sfida poi vinta da Giancarlo Galan con il 6% di vantaggio: quel 6 per cento incassato da Paolo Cacciari, sempre dall’altra parte della barricata”. Ma le cose sono andate esattamente al contrario. Basta leggere la ricostruzione di quella vicenda bene documentata da Renzo Mazzaro nel libro “I padroni del Veneto”, Laterza, 2012, pag. 257: «“Su Tina Anselmi eravamo tutti d’accordo – dice Pierangelo Pettenò che con Mauro Tosi conduceva le trattative per Rifondazione Comunista – anche se noi non facevamo una questione pregiudiziale sul candidato, perché il nostro obiettivo era entrare nella coalizione. Certo se fosse stata l’Anselmi saremmo stati molto contenti. Sono stati loro a dirci che il candidato era Bentsik e che noi non andavamo bene in coalizione, dovevamo presentarci da soli”. “A dirci no è stato Armano [allora segretario regionale del Pds], ci ha sbattuto la porta in faccia senza complimenti – sostiene Paolo Cacciari -. Non ci volevano, l’ha detto chiaro: anticipava la linea dell’autosufficienza di Veltroni, s’è visto con quali risultati. Bastava la metà dei voti che ho preso io per vincere”». Se poi Salmaso e Bonzio vogliono capire perché oggi, a distanza di vent’anni, non è più possibile riesumare il centro-sinistra, basta che diano uno sguardo alle politiche del governo Renzi e alle speranze che invece suscitano Syrizia, Podemos e il progetto della coalizione sociale lanciata da Landini e Rodotà”.

Paolo Cacciari – tra i sostenitori di “L’Altro Veneto. Ora possiamo!”

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