Questa mattina, sono stato ai cancelli della Fincantieri di Marghera, al picchetto per lo sciopero nazionale del Gruppo Fincantieri indetto dalla Fiom-Cgil per la difesa dell’occupazione, contro le riduzioni di salario, e a sostegno della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo. Ero insieme con il compagno Stefano Castigliego – da sempre punto di riferimento delle lotte per i diritti dei lavoratori all’interno del sito veneziano – e con altri compagni della federazione del Prc di Venezia.
Lo sciopero, nonostante il pesante clima di intimidazione promosso dai vertici dell’azienda dentro lo stabilimento, ha coinvolto la stragrande maggioranza dei lavoratori ed è pienamente riuscito.
Questo risultato premia l’impegno della Fiom-Cgil nella sua battaglia, difficile, per la difesa dei lavoratori e dei loro diritti.
Resta la necessità di un forte impegno, a cui daremo il nostro contributo, di denuncia della diffusa illegalità e della condizione di precarietà e di ricatto in cui vivono i lavoratori delle aziende degli appalti e che oggi minaccia anche i dipendenti diretti della Fincantieri, di cui ci hanno parlato i lavoratori, i delegati, e i dirigenti sindacali. Una situazione intollerabile in qualsiasi luogo di lavoro, ancora più intollerabile in un’azienda pubblica, dove il rispetto delle leggi e dei diritti dei lavoratori dovrebbe essere la priorità assoluta.
Ci impegniamo a dare il nostro contributo per sostenere i lavoratori e le loro rappresentanze sindacali nella vertenza e nella lotta contro i ricatti e la precarietà dentro Fincantieri.
Paolo Benvegnù – segretario regionale PRC del Veneto Marghera, 02.10.2015
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