Domani 8 marzo François Hollande e Matteo Renzi si incontrano a Venezia. Manifestiamo contro la Guerra e le Grandi Opere.
L’agenda dell’incontro parla di grandi opere, la Tav Lione – Torino, ma sul tappeto ci sono anche la questione dei profughi e l’intervento militare in Libia.
Le risposte sono già sul piatto . Nonostante la forte opposizione popolare, l’evidente inutilità, il blocco di interessi della politica e della finanza si rivela ancora una volta decisivo nel disegno di procedere nella spesa di miliardi di Euro pubblici finalizzati agli affari delle grandi imprese delle costruzioni e degli appalti , delle banche che vi partecipano.
Nel Veneto la vicenda del Mose è la cristallina rappresentazione di un modello che si ripete.
La necessità, evidente, di finalizzare l’intervento pubblico , i soldi di tutti, al recupero e alla messa in sicurezza del territorio, e alle sempre più urgenti necessità di un paese segnato da una forte crisi sociale, viene ignorata per finanziare le camarille del potere.
Si continua sulla strada di sempre su questo piano, così come si ripete la logica dell’intervento militare, nonostante i risultati devastanti prodotti dagli interventi diretti, in Iraq e in Libia, o indiretti come in Siria che hanno prodotto la minaccia dell’ Isis e milioni di profughi a cui viene negata la possibilità di un’accoglienza degna nel rispetto del diritto internazionale e di semplici principi umanitari.
Scelte che vanno apertamente contestate per i danni che hanno prodotto e producono.
Per questo saremo domani alla manifestazione indetta dai movimenti NO TAV e NO MOSE portando il nostro contributo ad una manifestazione che sarà determinata e pacifica.
COMITATO POlLITICO REGIONALE RIFONDAZIONE COMUNISTA VENETO.
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