L’evidenza è sotto gli occhi di tutti!
Da una parte ticket sempre più cari, e sempre più persone che devono rinunciare a cure e prevenzione per mancanza di denaro; liste d’attesa sempre più lunghe, e sempre più cittadini costretti a rivolgersi alle strutture private; turnover ancora bloccato, e carichi di lavoro sempre più insostenibili per gli operatori sanitari; esternalizzazioni sempre più spinte, e servizi sempre peggiori, sia per gli utenti che per coloro che lavorano nelle ditte appaltatrici, sempre più sfruttati e sempre meno tutelati.
Dall’altra: drastici tagli alla spesa sanitaria; faraonici progetti di nuovi ospedali destinati a favorire tutti tranne cittadini e lavoratori; sale operatorie sottratte all’uso pubblico e destinate all’attività privata; nessuna attenzione per gli sprechi, a cominciare da una spesa farmaceutica determinata dagli interessi delle multinazionali del farmaco; nessuna trasparenza sulle nomine, spesso lottizzate, di manager e primari, ecc. ecc.
Nei fatti, una spinta lucida e cosciente verso lo smantellamento della sanità pubblica ed il sostegno a quella privata, dimostrata anche dalla pressione per l’introduzione nei contratti di lavoro di tutte le categorie di quote di salario trasformate in assicurazioni sanitarie private.
E ciononostante, l’indice dei responsabili politici, e di quasi tutti i media, continua ad essere puntato contro i “fannulloni”, che pure esistono, e vanno individuati e puniti a tutti i livelli, a partire da quelli dirigenziali, ma costituiscono una parte minima dei lavoratori.
In questo contesto, lo sciopero nella sanità del 15 aprile non è solo uno sciopero di categoria, e tanto meno un “disagio” per l’utenza. E’ un passaggio importante di una lotta che deve unire i cittadini, lavoratori o utenti che siano, nella difesa del diritto inviolabile alla salute sancito dalla Costituzione.
Perciò Rifondazione Comunista appoggia questo sciopero ed invita tutti a partecipare.
Giuseppe Palomba, segretario provinciale PRC Padova
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