Fonte: http://rovigooggi.it/articolo/2016-04-11/l-ex-direttore-ulss-18-passa-al-privato-brusco-s-arrabbia/
Arturo Orsini, ex direttore generale dell’Ulss 18 di Rovigo, è diventato direttore sanitario della Casa di cura privata di Porto Viro, convenzionata col Servizio sanitario nazionale. Un passaggio dal pubblico al privato contro il quale interviene Guglielmo Brusco, ex vicepresidente della Provincia, esponente di Rifondazione Comunista, da sempre molto attento alle problematiche della salute e del sociale
Rovigo – “Soltanto poche settimane fa avevo segnalato come il dottor Arturo Orsini, nonostante alcuni gravi problemi successi durante il suo mandato all’Ulss 18, fosse stato gratificato dalla Regione Veneto con un giudizio positivo che dovrebbe aver portato nelle sue tasche, oltre ai 123mila euro di stipendio, per l’anno 2014 (quello in cui è scoppiato il caso degli Istituti Polesani di Ficarolo), altri 20mila euro abbondanti di “premio”.
Ora invece arriva la notizia che Orsini sarà il nuovo direttore sanitario della Casa di cura di Porto Viro, struttura sanitaria privata ma convenzionata col Servizio sanitario nazionale. “Un professionista certamente elastico – prosegue Brusco – senza pregiudizi, prima stipendiato dalla Regione Veneto e che ora porta la sua esperienza ad una clinica privata che ben conosce, anche per rapporti convenzionati intrattenuti finché era direttore generale dell’Ulss rodigina”.
A colpire negativamente Brusco soprattutto il fatto che, mentre nel pubblico si assiste a una contrazione dei posti letto, nel privato accade esattamente l’opposto. “Se all’Ulss 18 – prosegue l’ex vicepresidente della Provincia – sono previsti tagli per circa 150 posti letto negli ospedali pubblici di Rovigo e Trecenta, nella clinica privata nella quale lavorerà Orsini, ci saranno addirittura più posti letto convenzionati di quelli che precedentemente aveva”.
“Io condivido – chiude Brusco – quello che dice Gino Strada: nella sanità non dovrebbe esserci il profitto. Lei invece – dice ancora, rivolgendosi direttamente a Orsini – lavorerà proprio in una clinica privata, che il profitto, legittimamente, lo persegue. Anzi da ora, con un direttore sanitario, profondo conoscitore della sanità pubblica polesana e veneta, potrebbe ricavarne ancora di più”.
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