“La Commissione europea ha deciso che, anche se non hanno rispettato le norme sul percorso di aggiustamento del deficit pubblico, le sanzioni che dovrebbero essere inflitte per Spagna e Portogallo (fino allo 0,2% del Pil) vanno annullate. Lo ha annunciato il vicepresidente Valdis Dombrovskis, precisando che ora spetta al Consiglio avallare tale decisione. “
Si tratta di una notizia importantissima perché per la prima volta da anni la violazione dei trattati determinata dallo sforamento dei parametri di Maastricht non viene sanzionato. Il pilota automatico è stato disinserito e finalmente diventa chiaro anche in Europa che la politica economica è frutto dei rapporti di forza: l’alternativa non è tra stare dentro e stare fuori, ma tra subire ed obbligare la UE a cambiare politica. La lotta cominciata da Syriza e da Tsipras in totale isolamento, comincia a dare i suoi frutti e il crescere dell’opposizione alle politiche neoliberiste comincia ad obbligare le classi dominanti a venire a più miti consigli. Oggi i compagni e le compagne portoghesi del Blocco di Sinistra e del Partito Comunista Portoghese, che hanno obbligato il governo socialista portoghese e non fare tagli sociali e ad aumentare il deficit pubblico, hanno ottenuto un grande successo. Costruire la lotta in Italia ed in tutta Europa per obbligare i governi a sforare i parametri è la vera battaglia rivoluzionaria da fare oggi.
Paolo Ferrero
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