Circolo Alta Padovana, In Evidenza

Il circolo di Cadoneghe sul risultato del referendum

Il circolo Virginio Benetti del PRC di Cadoneghe ringrazia i cittadini di Cadoneghe per la massiccia partecipazione al voto referendario (79,43% degli elettori) e per aver difeso la costituzione nata dalla resistenza partigiana con il 58.8% dei NO contro ogni tipo di deriva autoritaria. Questo dato è in netta contraddizione con le indicazioni della maggioranza del partito democratico che governa il nostro comune con il 57.6% di consensi nel 2014, che prevalentemente ha espresso l’indicazione del SI.

E’ stato un voto di classe. Nell’area metropolitana di Padova il SI ha avuto la maggioranza solo nei ricchi quartieri del centro storico di Padova. In tutto il resto e, secondo i sondaggi, fra i giovani e coloro che avevano disertato le politiche per sfiducia nelle proposte presenti ha prevalso nettamente il no.

E stato un voto di espressione dell’ allarmante disagio sociale verso la dilagante povertà, disoccupazione, mancanza di prospettive per i giovani, forme contrattuali capestro, taglio dei servizi di assistenza sanitaria e previdenziale, la corruzione, crisi di fiducia nel risparmio, il dissesto ambientale, del patrimonio culturale e della scuola indotti dalle politiche neoliberiste di austerità e di finanziarizzazione dell’economia in europa. Politiche sostenute praticamente sia dai partiti di centrodestra che da quelli di centrosinistra e che non trovano praticamente opposizione da parte di quei partiti populisti e razzisti che hanno buon gioco a fomentare la guerra fra poveri e scaricare su altri piu deboli le proprie contraddizioni paventando l’invasione di coloro che fuggono da guerre, carestie, miseria e fame indotte dalle politiche dei nostri governi e dalle multinazionali.

Di lavoro, utile per risanare il paese dalle tante emergenze e per costruire il futuro senza sprechi ambientali e progetti faraonici, ce ne è per tutti. I soldi ci sono, ma vengono dati alle banche , lasciati all’economia criminale, agli evasori e per pagare i debiti con interessi da strozzini all’europa.

E’ improponibile che gli esiti del voto costituzionale vengano gestiti da un governo fotocopia e da un parlamento eletto con una legge incostituzionale, come è intollerabile che questo Parlamento si metta a rifare la legge elettorale. Noi crediamo che a primavera si possono tranquillamente fare le elezioni politiche e ridare la parola al popolo, subito dopo la sentenza della Corte Costituzionale, immediatamente eseguibile, che modificherà l’orrenda legge dell’italicum. Così facendo si manderebbe a casa questo parlamento e si voterebbe con una legge che garantisca tutte le rappresentanze politiche.

Il Movimento 5 Stelle invece propone che, prima di andare al voto, si riveda la legge del Senato in senso maggioritario, nel solco di chi vuole avere la maggioranza parlamentare senza avere i voti, che il popolo italiano ha appena bocciato sacrificando la maggioranza democratica.

A sinistra proponiamo che in tempi rapidissimi si dia vita ad un processo costituente di un soggetto politico unitario della sinistra antiliberista, autonomo ed alternativo al Pd e ai socialisti europei. Un soggetto unitario che si ponga l’obiettivo dichiarato di realizzare quanto indicato in Costituzione: dal diritto al lavoro e nel lavoro, al diritto alla sanità e all’assistenza, che reintroduca la tassazione progressiva, fissi i vincoli sociali dell’iniziativa economica privata, tuteli l’ambiente, persegua una politica di pace. Un soggetto unitario della sinistra e non un partito, perché abbiamo bisogno di apertura alle mille forme di militanza e non di ridurre ad uno una pluralità di percorsi ed esperienze che è una ricchezza da valorizzare.

Occorre costruire la sinistra con il popolo della Costituzione antifascista nata dalla Resistenza.

ASSUNTO ALL’UNANIMITA’ COME DOCUMENTO POLITICO DEL CIRCOLO E DEI SIMPATIZZANTI NELLA RIUNIONE DEL 20/12/2016 

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