Rifondazione «Occorre l’impegno pubblico»
«Se non ci sono offerte chiare sostanziate da concrete disponibilità da parte di privati, si deve intraprendere la via dell’intervento pubblico per riprendere in tempi brevissimi le produzione». Sul futuro immediato della Fonderia Anselmi, Paolo Benvegnù e Giuseppe Palomba, segretari regionale e provinciale di Rifondazione Comunista auspicano l’assunzione di responsabilità da parte della Regione Veneto, domani al termine del tavolo di confronto. «Domani si verificherà il possibile impegno di Veneto Sviluppo e della Regione nel garantire la continuità produttiva dell’azienda ed i 120 posti, più l’indotto che da questa dipendono. Ma i soldi ci sono», aggiungono Benvegnù e Palomba. «20 miliardi di euro sono stati stanziati, molto velocemente, per salvare le banche. 15/20 miliardi sono stati spesi per finanziare il jobs act e ingrassare i padroni. È ora che si investa nella difesa del nostro patrimonio industriale. Che i soldi pubblici servano a garantire la possibilità per tutti/e ad avere un’occupazione e un reddito che permettano di vivere dignitosamente. La fonderia di Camposampiero non può e non deve essere chiusa» dichiarano i due segretari di Rifondazione.
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