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Morte sul lavoro

Comunicato stampa Prc Rovigo e Prc veneto

Non si ferma la catena delle morti sul lavoro in Provincia di Rovigo, che si conferma tra le prime, la terza, a livello nazionale, così come il Veneto tra le regioni italiane. Questa volta ha perso la vita in fabbrica un ragazzo di 19 anni, Michele Cavallaro, da pochi mesi assunto alla TMB, azienda di lavorazione del marmo.

Alla sua famiglia, ai suoi amici vanno le nostre più sentite condoglianze.

Non si parli ancora una volta di tragico incidente. Troppo lunga la catena degli  omicidi bianchi che si succedono nella nostra provincia e nel Veneto. L’applicazione severa delle norme sulla sicurezza, nei luoghi di lavoro, la sola difesa per i lavoratori e le lavoratrici, si scontra con l’imposizione di ritmi sempre più stringenti di lavoro, con l’intensificazione dello sfruttamento della forza lavoro, con le logiche di una competizione sempre più spinta. Il profitto d’impresa prevale sulla tutela della salute e della sicurezza.

Non c’è che una strada per interrompere la terribile catena degli omicidi bianchi. Rafforzare le strutture di vigilanza e controllo, che sono state praticamente smantellate in ossequio alle logiche perverse della riduzione della spesa pubblica, ricostruire tra i lavoratori la consapevolezza dei loro diritti per imporre ai padroni il rispetto delle norme sulla sicurezza.

La nostra vita vale molto di più dei loro profitti.

Diego Foresti coordinatore provinciale Rovigo
Paolo Benvegnu’ segretario regionale Rifondazione Comunista

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