In Evidenza

[Padova] Giovedi 16 febbraio 2017: “ELOGIO DELLA MILITANZA” – con l’autore GIGI ROGGERO

Elogio della Militanza  GIGI ROGGEROAltragricoltura Nord Est

vi aspetta per la presentazione di
“ELOGIO DELLA MILITANZA”

Sarà presente l’autore GIGI ROGGERO

Giovedi 16 febbraio 2017 – ore 19:30

presso la sede di AltrAgricoltura Nord Est in corso Australia, 61 – PADOVA. 

“ELOGIO DELLA MILITANZA”

“Elogio della militanza è prima di tutto un titolo appropriato. Non elogio dell’attivista o del volontario, o altre definizioni post-moderne della partecipazione politica. Il militante, secondo le parole dell’autore, è “colui o colei che mette interamente in gioco la propria vita”, è “un soggetto divisivo, produce continuamente il “noi” e il “loro”, prende posizione e costringe a schierarsi. Separa per ricomporre la propria parte”. Non una figura qualunque, pacificata, della partecipazione politica liberale, ma una figura specifica e storicamente determinata della lotta politica. Il titolo è già di per sé una forma di rottura rivendicata, una rottura necessaria, che avviene non contro la normalizzazione liberal-democratica (troppo facile), ma dentro il campo della sinistra antagonista, che da tempo ha accettato supinamente la traslitterazione semantica (di provenienza anglosassone) dell’attivista. “Quando al giro di boa del millennio si è iniziato a chiamarlo attivista, non si è trattato di una semplice concessione linguistica, ma di un cedimento strutturale. Si è così persa la sua incommensurabilità rispetto ad altre figure, come quella del volontario. Figura dell’interesse generale, dunque della riproduzione dell’esistente”.

Attivismo e militanza non sono concetti sinonimi o ambivalenti: presuppongono opposte visioni della politica e sedimentano antitetiche coscienze dell’esistente e degli strumenti per combatterlo. In altre parole, il militante è figura politica, di parte, che attraverso il sacrificio e la disciplina dichiara guerra all’individuo liberale in favore del divenire rivoluzionario dell’individuo sociale; l’attivista è al contrario l’innocua figura volontaria che tenta di ricomporre ciò che invece andrebbe disarticolato socialmente per essere ricomposto politicamente contro e non al posto di. 

Sacrificio e disciplina: quale distanza tra questi due concetti e le forme attuali della partecipazione politica? Una distanza talmente profonda che anche laddove presenti – e sono continuamente presenti nella militanza quotidiana – vengono taciute, negate, quasi che imporsi un sacrificio o costringersi in una disciplina collettiva rimandi a forme e metodi di una lotta politica da cui finalmente si sono prese le distanze. Il militante, ci dice Roggero, è la figura fondamentale della politica rivoluzionaria. Traduce la linea politica verso il basso e la corregge verso l’alto. E’ la cerniera tra la teoria e la pratica, quel “medio raggio” che rappresenta il cuore dell’agire politico. E’ la figura che combina incessantemente la “massima rigidità strategica” con la “massima flessibilità tattica”, è in altre parole la personificazione della dialettica leniniana, colui che sta dentro le contraddizioni agendo da detonatore, sempre in bilico tra dogmatismo e opportunismo, senza mai scivolare nell’uno o nell’altro dei poli della rigidità politica della teoria senza traduzione pratica e della prassi senza strategia politica.” (da www.carmillaonline.org – di Alessandro Barile)

- Ore 19:30 Aperitivo

- ore 20:00 incontro con l’autore e dibattito

A SEGUIRE – 22,30 circa – BUFFET, RACCOLTA FONDI.

Comments Closed

Comments are closed. You will not be able to post a comment in this post.