di Giovanna Capelli, presidente della commissione nazionale per il congresso
Mi sembra opportuno pubblicare, e non per un semplice dovere di trasparenza, il prospetto dei dati alla conclusione della fase dei Cpf per la presentazione dei documenti congressuali: un segnale di grande vitalità e partecipazione di un Partito che troppo spesso viene descritto come immobile e agonizzante e che invece riesce a far discutere di due lunghi e complessi documenti politici 1500 dei suoi attivisti e anche a rendere loro agevole una scelta,in oltre 90 comitati federali.
Vale anche la pena riflettere su chi sono questi 1500 compagne e compagni ai quali poi spetterà la responsabilità, tramite le commissioni congressuali di Federazione di organizzare i congressi di circolo, i luoghi in cui gli iscritti e le iscritte agiscono la loro piena sovranità sulla linea politica del Partito. Una volta si definivano quadri intermedi, la struttura portante di qualsiasi partito voglia esistere non solo nella comunicazione, ma essere punto di riferimento nei territori, conoscendone i problemi ed essendo interni a tutte le relazioni politiche e sociali che li attraversano.
Ho usato appositamente un linguaggio vecchio e freddo, perché fra quelli nuovi di moda non ne trovo uno adeguato per nominare questi compagne e compagni protagoniste /i di questa fase (alto, basso, struttura gerarchica, etc) e per trovare le ragioni profonde di questo esito, straordinario, controcorrente e generoso, che ci rende asimmetrici dal sistema politico, dentro allo scontro per l’alternativa di società, nel movimento reale che abolisce lo stato di cose presente.
A voi i primi dati, emersi dai CPF, per le opportune valutazioni e…..un buon congresso a tutti e tutte.
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