Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori in lotta in difesa del posto di lavoro. Pubblichiamo qui sotto i comunicati della Fiom su queste importanti lotte:
E’ stata convocata un’assemblea dei lavoratori delle Fonderie Anselmi per le ore 16 di oggi (giovedì 16 marzo) per poter definire le prossime azioni da intraprendere a seguito dell’occupazione dello stabilimento di Camposampiero, partita alle ore 20 di mercoledì 15 marzo, dopo che la proprietà non ha risposto all’ennesima richiesta di far partire la cassa integrazione guadagni straordinaria.
La proprietà ha così fatto capire che richiederà la CIGS solo se i dipendenti rinunceranno agli stipendi degli ultimi tre mesi. Questo ricatto sulla pelle dei lavoratori che, nonostante le mille difficoltà e la mancanza di un salario, hanno garantito la sicurezza e la tenuta degli impianti e delle strutture, è veramente inaccettabile.
Sono state, inoltre, rifiutate le proposte di acquisizione della Zen e della Ariotti dimostrando, per l’ennesima volta, il poco interesse a far ripartire a breve il sito produttivo.
I lavoratori sono esasperati e chiedono il pagamento degli stipendi da dicembre ad oggi, la partenza della CIGS e un vero impegno costruttivo di tutte le parti per la ripartenza dell’azienda nel minor tempo possibile. Finché la proprietà e le procedure con i loro numerosi consulenti non cambieranno atteggiamento e non procederanno a garantire ai lavoratori ciò che loro spetta di diritto la fonderia rimarrà occupata.
Fiom Padova
I lavoratori della Riello di Piombino Dese, le RSU e i rappresentanti sindacali di FIM-CISL e FIOM CGIL convocano per venerdì 17 marzo alle ore 14 un’assemblea con presidio davanti allo stabilimento di Piombino Dese aperta alla cittadinanza e ai giornalisti per fare il punto della situazione e illustrare le azioni che saranno intraprese dopo gli ultimi incontri con il MiSE e le decisioni unilaterali della proprietà.
I lavoratori della Riello, dopo aver appreso che, nel corso dell’incontro tenutosi al MiSE venerdì 10, l’azienda ha confermato la chiusura del sito produttivo di Piombino Dese non accogliendo nessuna delle proposte fatte dal MiSE e della Regione Veneto oltreché dalle organizzazioni sindacali che hanno tentato in tutti i modi di convincere Riello a rivedere la propria strategia, hanno manifestato incredulità, sconcerto e la tensione è salita alle stelle.
I referenti del MiSE, in accordo con le posizioni della regione Veneto, avevano infatti chiesto all’AD della Riello Umberto Ferretti di sospendere la procedura di licenziamento collettivo che scade l’8 aprile, con l’intenzione di mettere al lavoro un advisor che con i tempi necessari e attraverso un’ampia ricognizione avrebbe cercato eventuali altre società interessate ad una reindustrializzazione del sito di Piombino Dese.
A fronte della scelta irremovibile di chiudere lo stabilimento di Piombino Dese i lavoratori chiedono con forza all’azienda di sospendere la procedura di licenziamento collettivo che scadrà il giorno 8 aprile 2017 per cominciare a discutere, a questo punto, di strumenti, interventi e misure utili e necessarie da mettere in campo per scongiurare le pesanti conseguenze che, diversamente, ricadrebbero sui lavoratori con la procedura di licenziamento collettivo.
I lavoratori si aspettano un segnale di apertura dall’azienda, diversamente si accentueranno le tensioni e si intensificheranno le iniziative di lotta e le mobilitazioni dei lavoratori.
Fiom Padova
Fonte degli articoli: https://www.facebook.com/FIOMPadova/
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