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Due per mille, anche quest’anno scegli Rifondazione Comunista

sottoscrivi_L19_prcCare compagne e cari compagni, come già anticipato, il nostro Partito è stato ammesso anche quest’anno ai benefici previsti dalla legge 13/2014.

In occasione della prossima presentazione della dichiarazione dei redditi sarà possibile:

 

  • usufruire delle detrazioni fiscali per le “erogazioni liberali” (per importi superiori ai 30 euro complessivi) effettuate nel 2015 in favore del nostro partito;
  • destinare il “2 per mille” in favore del PRC-SE utilizzando il codice L 19 (come lo scorso anno) nella compilazione del 730,Unico,etc (si può destinare il “2 per mille”in favore del PRC-SE anche se esonerati dall’obbligo di presentazione della denuncia dei redditi consegnando apposita scheda)

Maggiori informazioni, qui.

1 Comment

  1. Gianni Sartori

    Pardon, mi attacco qua data l’estrema urgenza dell’appello (confidando nella vostra sensibilità verso un popolo eroico e oppresso)

    A OTTANTA ANNI DAL BOMBARDAMENTO DI GERNIKA AEREI FASCISTI TORNANO A COLPIRE UN POPOLO CHE LOTTA PER LA SUA AUTODETERMINAZIONE

    (Gianni Sartori)

    Con un drammatico appello l’Unione delle Comunità del Kurdistan (KNK) ha informato l’opinione pubblica che l’esercito turco sta attaccando i curdi yezidi e i villaggi del Rojava
    Aerei da guerra turchi hanno bombardato Şengal (Sinjar-Iraq/Kurdistan) e Dêrik (Karaçokê-Rojava/Kurdistan).
    Sarebbero almeno 26 gli aerei da guerra turchi che hanno attaccato Amûd e Geliyê Kersê di Şengal/Sinjar. In queste ore (tarda serata del 25 aprile) ill bombardamento è ancora in corso. Preventivamente, in vista dei bombardamenti, a Dêrik e nelle zone circostanti sono state completamente interrotte le reti di comunicazione. Molti civili e molti combattenti curdi sono rimasti uccisi e altri feriti a causa degli attacchi aerei.

    La scorsa notte aerei da guerra turchi avevano bombardato Dengê Rojava Radio e ÇIRA-FM e anche il quartier generale delle YPG a Karaçokê presso la città di Dêrik. Dal comando generale delle YPG era partito un appello all’autodifesa e all’insurrezione rivolto alla popolazione del Rojava.
    Riporto testuale:
    “Alle 2.00 di martedì, 25 aprile 2017, aerei da guerra turchi hanno lanciato un attacco su larga scala sul quartier generale del Comando Generale delle Unità di Difesa del popolo (YPG) sul monte Karaçokê vicino alla città di Dêrik, dove si trovano anche un media center, una radio locale, il quartier generale della comunicazione e alcune istituzioni militari. Questo vile attacco ha portato la morte e il ferimento di diversi nostri compagni. Ulteriori dettagli sulle loro generalità verranno resi noti più avanti.
    E il comunicato prosegue: “Noi come Unità di Difesa del Popolo ribadiamo che questo vile attacco non scoraggerà la nostra determinazione e la nostra libera volontà di combattere e scontrarci con il terrorismo. Chiediamo anche al nostro popolo nel Rojava con tutte le sue componenti di prendere posizione al fianco delle sue forze legittime a fronte di questa offensiva.”

    Per il co-presidente del PYD “questi attacchi aerei vengono eseguiti per dare sostegno a ISIS e per questo le forze della coalizione devono chiarire la loro posizione”. Ha poi specificato che l’aviazione turca sta attaccando “una società che sta combattendo contro il terrorismo. Le forze della coalizione non devono rimanere in silenzio di fronte a questo. Nessuno deve accettare questo attacco.”
    Appare evidente che con questi atti irresponsabili (azzardo un’ipotesi: terrorismo di stato?) il governo turco sta tentando di neutralizzare l’operato anti-Isis dei curdi a Raqqa.

    Ed è esattamente questa la convinzione espressa dalla Assemblea Siriana Democratica (MSD): Mentre è in corso l’operazione a Raqqa e le nostre forze stanno prendendo il sopravvento su ISIS, aerei da guerra turchi stanno bombardando il nostro quartier generale sia nella zona di Karaçokê che di Şengal. Questi attacchi mostrano che lo Stato turco vuole neutralizzare l’operazione a Raqqa per far prendere fiato a ISIS.

    Ma in ogni caso, ribadisce la MSD: “un attacco del genere servirà solo a rafforzare la nostra determinazione contro il terrorismo”.
    (Gianni Sartori, 25 aprile, ore 24)