Donne, uomini, vecchi e bambini muoiono ogni giorno in Siria, in Iraq, in Afghanistan, in Libia. Si scappa da Somalia, da Nigeria, si muore nel deserto e nel Mediterraneo.
Dall’Iraq alla Libia scelte, a dir poco sconsiderate, se non irresponsabili, hanno alimentato guerre senza fine, precipitando nel caos tutta l’area, dove oggi facciamo i conti con i tagliagole dell’ISIS.
Le ultime immagini di vittime innocenti in Siria sconvolgono, ad esse si associa lo sconcerto e la preoccupazione per l’attacco ordinato da Trump.
Due navi da guerra statunitensi the USS Porter and the USS Ross della Sesta Flotta di stanza a Napoli, hanno attaccato la base siriana di Shayrat con 59 missili da crociera Tomahawk.
Si tratta di un intervento unilaterale ed arbitrario in violazione del Diritto Internazionale, che rischia di provocare un’ulteriore escalation militare, di cui vittime ancora una volta saranno donne, uomini, vecchi e bambini.
Come italiani, come europei, come donne e uomini, NON POSSIAMO essere semplici
spettatori mentre la guerra divampa.
Opponiamoci alla guerra senza se e senza ma.
DICIAMO NO alle politiche di destabilizzazione, che hanno già compiuto disastri: i missili non portano pace né sono al servizio della democrazia o dei diritti umani. Dobbiamo esercitare i nostri diritti costituzionali, ripudiando la guerra nell’unico modo concreto che abbiamo: pretendere che l’Italia non sia complice di atti di guerra.
Dobbiamo lottare per un’Italia neutrale, in grado di svolgere la funzione di ponte di pace sia verso Sud che verso Est.
A chi semina orrore e barbarie dobbiamo rispondere richiamando quei principi e quei valori, posti a fondamento dell’ordine internazionale dopo la catastrofe delle due guerre mondiali: la pace e la giustizia fra le Nazioni, il rispetto dei diritti umani, come sancisce la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo del 1948.
Sono gli stessi principi e gli stessi valori che sono affermati dalla Costituzione Repubblicana, nata dalla Resistenza. L’’articolo 11 della Carta Costituzionale sancisce infatti che “ l’’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.
Ci vediamo per un Presidio
mercoledì 12 aprile – ore 17.00 in Piazza Ferretto a Mestre
( davanti all’ex Cinema Excelsior)
L’Altra Europa Laboratorio Venezia – Partito Comunista Italiano Venezia – Partito della Rifondazione Comunista Venezia – Sinistra Italiana Venezia – FIOM Venezia- FLC CGIL Venezia – Comitato Metropolitano per la Costituzione di Venezia- ANPI provinciale Venezia—Venezia Possibile- Art.1 Movimento Democratico e Progressista Venezia
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