In Evidenza, Lotte

DOMENICA 7 MAGGIO ORE 14, PARTECIPA AL SIT-IN CHE SI SVOLGERA’ IN CAMPO SAN GEREMIA (Venezia) DI FRONTE ALLA SEDE REGIONALE DELLA RAI

  1. FERMARE GLI ATTACCHI DELL’AVIAZIONE TURCA CONTRO LA RESISTENZA CURDA E DEMOCRATICA NEL NORD DELLA SIRIA.
  2. PER UNA “NO FLY ZONE” NEL ROJAVA. IMPEDIRE L’OSCURAMENTO DEI CANALI TELEVISIVI CURDI RICHIESTO DAL GOVERNO ERDOGAN E AVVIATO DALLA RETE SATELLITARE EUROPEA EUTELSAT.

Si aggrava, dopo la stentata e fraudolenta vittoria dell’AKP e degli ultranazionalisti alleati al regime in Turchia, la guerra, da sempre in atto, da parte del governo di Ankara contro le popolazioni del Kurdistan: In Turchia, nel nord della Siria e nella zona di Shengal in Iraq. Una guerra prima demandata all’Isis, sconfitto duramente a Kobane, e oggi assunta in prima persona dalle forze armate del regime nazionalista e reazionario di Erdogan. L’aviazione turca ha bombardato pesantemente, provocando danni ingenti e perdite di combattenti, il quartier generale dell’YPG, delle YPJ e delle Forze democratiche Siriane nel Rojava. Stanno colpendo le retrovie dell’attacco a Raqqa, la principale città della Siria ancora in mano all’Isis, proprio nella prossimità dell’attacco decisivo a una delle ultime roccaforti in mano a Daesh. Un regalo al sedicente califfo al-Baghdadi e ai suoi scherani, che colpisce non solo la principale forza combattente sul terreno, ma anche un grave danno a tutto il fronte impegnato in Medioriente e in Europa per la sconfitta del terrorismo islamista. La coalizione internazionale che combatte l’Isis in Siria non può assistere inattiva di fronte alla complicità di fatto della Turchia con i criminali dell’ISIS. Essa deve intervenire per impedire gli attacchi da parte dell’aviazione e dell’esercito di Ankara contro le popolazioni e le formazioni militari, YPG, YPJ e FDS.

IL ROJAVA DEVE ESSERE DICHIARATO NO FLY ZONE!

La rete satellitare Eutelsat non può acconsentire alla richiesta del governo turco di oscurare le televisioni libere in lingua curda. Le voci che difendono la democrazia e che combattono le culture di guerra, i nazionalismi e gli integralismi religiosi e settari che alimentano la guerra in Medioriente, devono essere libere di continuare la battaglia e poter diffondere le loro idee di libertà e uguaglianza. I canali televisivi curdi, ROHANI TV, NEWS CHANNEL e STERK TV devono continuare le loro trasmissioni! L’Europa non deve subire i ricatti di Erdogan!

DOMENICA 7 MAGGIO ORE 14, PARTECIPA AL SIT-IN CHE SI SVOLGERA’ IN CAMPO SAN GEREMIA (Venezia) DI FRONTE ALLA SEDE REGIONALE DELLA RAI.

COMITATO CURDO VENEZIA

Aderiscono: Rifondazione comunista Veneto – Laboratorio altra Europa Venezia – Cub Venezia

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1 Comment

  1. Gianni Sartori

    http://www.ilpopoloveneto.it/il-commento/2017/05/08/39578-19-aprile-1968-un-inizio

    segnalo: dal 19 aprile 1968 di Valdagno, all’odierno Confederalismo democratico dei Curdi, in qualche modo, la lotta continua…
    GS