Antifascismo, In Evidenza

Comunicato della segreteria provinciale

La mattina di mercoledì 26 luglio, abbiamo consegnato in Procura della repubblica una formale querela contro Marco Zago e Alain Luciani, consigliere comunale della Lega Nord. Siamo stati costretti a questo passo dallo scatenarsi di una intollerabile campagna, fatta di menzogne, minacce e attacchi personali e sessisti contro Daniela Ruffini, consigliera comunale di coalizione civica e dirigente del Partito della Rifondazione comunista. Siamo abituati a toni della battaglia politica anche aspri e non ci siamo mai sottratti al confronto con i nostri avversari. Lo abbiamo sempre fatto senza mai trascendere alle offese personali e alla menzogna, nel pieno rispetto di tutte e di tutti. Di questo nostro metodo politico, la nostra compagna Daniela è sempre stata, nelle sedi istituzionali dai lei ricoperte, limpido ed inattaccabile esempio. Avremmo potuto, più volte, anche nel passato recente sollecitare l’intervento della magistratura a difesa della nostra compagna ma, abbiamo sempre pensato che le battaglie politiche si fanno in sedi diverse dai tribunali. Questa volta però si è passato il segno e abbiamo dato mandato all’avv. Leonardo Arnau di percorrere le vie legali.  In questo caso particolare, un volantino diffuso in forma anonima e senza riportare committente, contenente affermazioni totalmente false, è stato prima diffuso nelle cassette delle lettere dei cittadini/e padovane, nella fase che ha preceduto il voto alle elezioni amministrative, e successivamente è stato usato in una campagna promossa nella piattaforma Change.org per chiedere le dimissioni della consigliera Daniela Ruffini.  Abbiamo deciso che il limite è stato superato e che nonostante la nostra ritrosia ad usare le vie dei tribunali questo passo andava fatto. La denuncia contro Marco Zago e Alain Luciani è solo un primo passo. In questi giorni, di fronte al crescere di una miserabile campagna di odio, fatta di offese e minacce sostenute da menzogne e da un linguaggio da suburra, abbiamo deciso che quanti/e si sono resi responsabili di questa ignobile campagna devono essere chiamati/e a rispondere dei loro comportamenti di fronte agli organi competenti.  Se questi signori/e non sono in grado di contenere le manifestazioni pubbliche del loro livore personale è bene che trovino un limite nelle sentenze della magistratura. E’ un’iniziativa necessaria per difendere l’onorabilità di Daniela Ruffini, persona trasparente e corretta in tutti i suoi comportamenti come molte/i nostri avversari politici hanno riconosciuto nel passato e anche in tempi recenti, ma anche per impedire che casi come questi si ripetano nei confronti di altre/i.

Giuseppe Palomba, segretario provinciale del Partito della Rifondazione Comunista

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