Non condividiamo gli indirizzi proposti dal Sindaco per le cosiddette “politiche della sicurezza” del comune Padova. Le proposte avanzate hanno comunque e sempre un carattere prevalentemente securitario e militare (più uomini, più mezzi, più telecamere…), peraltro perfettamente in linea con i piani del governo centrale e del ministro di polizia Minniti.
In sostanza, si continua a giocare su una falsa percezione del pericolo, sulla paura e sulle divisioni per alimentare un clima che può solo rafforzare le destre e la loro propaganda xenofoba e razzista.
Viceversa, noi continuiamo a pensare che l’unico modo di promuovere la sicurezza sia restituire la città a tutti i suoi abitanti, rendendo vivibili i quartieri in ogni ora del giorno e della notte. Più servizi, più diffusi sul territorio e più efficienti; sostegno al commercio di prossimità anziché centri commerciali e grande distribuzione; iniziative che animino gli spazi pubblici, gestite direttamente dalle istituzioni o affidate ai cittadini; politiche che facilitino convivenza e integrazione.
Tutte cose possibili, che costano meno delle telecamere, non richiedono militari armati per strada ed aiutano a prevenire i crimini, anziché tentare solo, peraltro con scarso successo, di reprimerli.
Ciò nondimeno resta apprezzabile la differenza rispetto agli atteggiamenti razzisti ed apertamente xenofobi e discriminatori della giunta precedente, ad esempio per quanto riguarda gli orari di chiusura degli esercizi commerciali “etnici”.
Ci attendiamo che questa differenza acquisti sempre più sostanza.
la segreteria provinciale del PRC di Padova
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