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Sulla Sanità e l’Ospedale

TRASFORMANO IL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA SALUTE IN UNA MERCE

La cronaca di questi giorni svela il verminaio di interessi che ruota attorno alla sanità pubblica. Le liste di attesa, frutto di politiche tese alla progressiva privatizzazione della sanità pubblica, aprono lo spazio al gioco degli interessi privati, a metodi corruttivi e a un vero mercato della salute. Il diritto alla salute sancito dall’art. 32 della costituzione, non più garantito a tutti, è di fatto pienamente garantito solo a chi dispone di risorse adeguate per cure e interventi specialistici a pagamento. È tutto il sistema della sanità veneta che è sotto processo. Hanno ragione Zaia e Plebani ad agitarsi.

Come diciamo da sempre, nella nostra regione è in atto un progressivo sgretolamento della sanità pubblica in direzione della trasformazione del diritto alla salute in una merce. La nostra opposizione al progetto del nuovo ospedale a Padova Est si rafforza e si motiva ulteriormente. C’è bisogno di una sanità pubblica che garantisca a tutte e tutti la piena attuazione del diritto alla salute. Questo non può avvenire che attraverso investimenti che vadano nella direzione di risolvere le gravi mancanze di personale, di presidi nel territorio, di una sanità orientata alla cura della salute dei cittadini e non agli affari e alle speculazioni.

E del tutto evidente che il tema vero per chi vuole garantire alle cittadine e ai cittadini il diritto alla salute non è quello di salire sul carro di chi vuole il perdurare di questo sistema e che vuole indirizzare le risorse disponibili in nuovi progetti come quello del nuovo ospedale di Padova est, secondo gli interessi dei baroni, della speculazione immobiliare, di attività economiche che nulla hanno a che fare con l’esigibilità del diritto alla salute: l’unica eccellenza che interessa  alle cittadine e i cittadini.

No al nuovo ospedale a Padova Est. Rivendichiamo la piena attuazione dell’articolo 32 della nostra costituzione.

Paolo Benvegnù, segretario regionale Prc

Giuseppe Palomba, segretario provinciale Prc

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