In Evidenza, Trasporto Pubblico

Trasporto “pubblico” a Padova, privatizzazione ha danneggiato utenti

Fonte: https://www.vvox.it/2018/01/02/trasporto-pubblico-a-padova-privatizzazione-ha-danneggiato-utenti/

«La situazione del trasporto “pubblico” a Padova ed in provincia è tutt’altro che rassicurante». Lo sostiene un comunicato di Rifondazione Comunista di Padova, in risposta alla denuncia di alcuni autisti sulla mancanza dei tagliandi di assicurazione sugli autobus. «Interrogata, BusItalia non risponde. Certo, può trattarsi di un semplice disguido amministrativo, comunque grave, e certo ci fidiamo della promessa del neo-presidente Ragona, cui il fatto non può essere imputato, di verificare la reale portata del problema», continua il comunicato, che non manca però di lanciare l’allarme. «Dai tagli chilometrici all’acquisto di “nuovi” mezzi, usati e non ecologici. Dalla mancanza di manutenzione sui tram, che si fermano ad ogni piè sospinto, e sui bus (pneumatici lisi che esplodono in marcia, freni mal funzionanti), ai turni assurdi più volte denunciati dagli autisti. Dagli autobus zeppi ed insufficienti nelle ore di punta, fino agli oraricambiati durante le feste senza avvisare l’utenza, molto sembra non andare per il verso giusto. Tutte le previsioni dei molti che si opposero alla privatizzazione del servizio, primi fra tutti i lavoratori le cui lotte da allora sono sempre state caratterizzate dalla volontà di difendere non solo i propri diritti ma quelli della cittadinanza tutta, si stanno realizzando: la necessità di mettere i costi ed i profitti in cima alla lista delle priorità, non può che andare a discapito dell’utenza. D’altra parte la realtà di questo fatto è stata certificata in una relazione della Corte dei Conti di qualche tempo fa, nella quale si riconosceva che la politica di privatizzazione dei servizi ha finora condotto ad un aggravio dei costi e ad un peggioramento dei servizi stessi. Rifondazione Comunista ha sempre sostenuto e ribadisce anche ora, la necessità di mantenere, e riportare ove necessario, sotto il controllo pubblico diretto tutti i servizi essenziali, che sono Beni Comuni, quale unica via per garantire sia i livelli di efficienza che quella interconnessione dei ragionamenti che i privati non sono obbligati, né hanno interesse, a garantire».

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