Anche oggi (11 luglio), al Ministero per lo Sviluppo Economico nulla di fatto per la Vertenza Exo. I Padroni restano fermi sulle loro posizioni. Chiusura dello stabilimento e delocalizzazione in Bosnia della fabbrica di zoccoli nella provincia di Padova. Si parla di un nuovo incontro in regione. Il classico ping pong delle vicende che si trascinano nel tempo, quasi sempre senza produrre fatti concreti.
È facile per questo governo chiudere i porti alle navi, adesso anche quelle italiane, per impedire lo sbarco di qualche decina di richiedenti asilo. Molto, molto più difficile imporre ai padroni e alle grandi finanziarie di recedere dalla scelta di delocalizzare, di uscire dai confini, di andare in altri paesi per realizzare maggiori profitti. Cosa che le imprese e gli imprenditori italiani, tanto osannati dai fascio/leghisti e dai 5stelle, fanno da decenni. In ogni caso, è ovvio che ogni strada deve essere perseguita quando si deve difendere posto di lavoro e salario. La consigliera comunale di coalizione civica Daniela Ruffini, militante e dirigente di Rifondazione comunista, ieri in consiglio comunale ha chiesto impegni precisi alla giunta per i lavoratori e le lavoratrici che “domani” dovranno, se non si trovano soluzioni positive, fare i conti con una condizione di disagio materiale. Il Consiglio comunale ha dato risposta positiva. Impegni concreti.
Il punto più vero e che bisogna riprendere l’iniziativa, mobilitare il territorio, unire le vertenze, promuovere manifestazioni davanti alle fabbriche in lotta. Se si vogliono ottenere risultati è fondamentale mettere sotto accusa con forza e con tutti gli strumenti i padroni che licenziano, che mettono sulla strada lavoratrici e lavoratori solo per incrementare i loro già lauti profitti. Stanno togliendo lavoro e reddito, dopo aver ampiamente sfruttato lavoro e saperi, dopo aver ricevuto agevolazioni fiscali, garantite a man bassa dal passato governo, promesse ancor più sostanziose da quello attuale. Questi padroni hanno colpito non solo le lavoratrici e i lavoratori della Exo, ma per questa stessa via stanno impoverendo una intera comunità e riducendo anche le possibilità di impieghi futuri. Questa protervia da padroni delle ferriere, da padroni del mondo, deve finire. Unire le lotte!
Paolo Benvegnù, segretario regionale Rifondazione comunista del Veneto
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