Quello assunto nei giorni scorsi dal Sindaco Giordani, è stato un provvedimento corretto poiché ha sospeso il pagamento del biglietto sui mezzi pubblici almeno nelle fasce orarie di maggior traffico; quelle in cui molti cittadini si muovono tutti contemporaneamente verso gli stessi luoghi: lavoro, scuole, uffici, negozi.
Un provvedimento che, in una città che continua a battere record d’inquinamento, in particolare per quel che riguarda le polveri sottili, va nella giusta direzione: incoraggiare le persone a lasciare a casa i mezzi di trasporto individuali ed a scegliere quelli collettivi.
Una misura che anche altre città italiane adottano, anche per periodi di tempo più estesi.
Ci permettiamo solo di suggerire che i cittadini più attenti, quelli che già pagano non poco per abbonarsi al trasporto pubblico, potrebbero essere compensati “allungando” la validità dell’abbonamento di un numero di giorni uguale a quelli in cui il trasporto è stato gratuito.
Quel che però non si spiega è come questa misura, ragionevole e condivisibile, si concili con la riapertura “temporanea” (?) del parcheggio interno alla caserma Prandina, che viceversa, evidentemente, invoglierà molti a spingersi verso il centro con la propria automobile, aumentando il traffico, e quindi le emissioni, all’interno e a ridosso delle mura.
In una società democratica è corretto e legittimo che una categoria di cittadini, nella fattispecie i commercianti, sostengano quelli che credono essere i propri interessi (ma sono proprio certi che lo siano?), anche raccogliendo firme allo scopo di esercitare una pressione sull’amministrazione.
Ma, signor Sindaco, quanti sono i bambini e le bambine in questa città? È dimostrato che proprio l’inquinamento sta causando un incremento delle malattie respiratorie dei bambini e degli adolescenti, e Lei è il primo responsabile, per legge, della tutela della salute di tutti i cittadini, ed a maggior ragione di quelli le cui firme “non valgono”…
Noi continuiamo a pensare che la strada maestra per affrontare il problema dell’inquinamento non passi per l’aumento dei parcheggi in centro (e neppure per la costruzione di nuovi centri commerciali, specie se a ridosso del centro stesso), ma attraverso la costruzione immediata di un trasporto pubblico, a costi bassissimi se non gratuito, efficiente e, nel contempo (non prima o dopo), per l’adozione di misure atte a scoraggiare l’uso dei mezzi di trasporto privati.
Eventuali costi maggiori nella gestione del servizio pubblico sarebbero ampiamente compensati dalla diminuzione della spesa sanitaria per le malattie, e d’altra parte i risultati delle zone pedonali già istituite dimostrano che l’esclusione dei veicoli non sia necessariamente foriera di un calo degli affari per i commercianti.
Giuseppe Palomba, segretario provinciale Prc Padova
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