Intervento della consigliera comunale Daniela Ruffini sull’ex caserma Prandina
Ruffini (Coalizione Civica): «Solo posti di servizio e più idee innovative».
«Far passare il parcheggio come un’iniziativa di rigenerazione urbana è un’idea vecchia che non mi trova d’accordo. Abbiamo una grande occasione e un park non può essere il fine ultimo dell’operazione». Chiede un dibattito innovativo, teso al futuro, la consigliera comunale di Coalizione civica Daniela Ruffini. Che non accetta la definizione di talebana del verde”: «Macché! Io credo che se alla Prandina arriveranno dei servizi è anche possibile fare dei parcheggi funzionali a quei servizi – spiega – Ma è un’area straordinaria per il potenziale verde che ha. Ed è un’opinione che io ho da sempre, da 10 anni fa quando è iniziato il dibattito sull’uso della Prandina». Opinione che Ruffini ha già condiviso con l’amministrazione e i colleghi consiglieri in un vertice di maggioranza sul tema. «La città non ha bisogno di nuovi parcheggi in centro, anzi citando qualcuno “fare un park è come rimettere le cabine telefoniche” – ha affermato la consigliera di Coalizione civica, sponda Rifondazione – Nel nostro programma elettorale era previsto l’utilizzo di park scambiatori fuori dal centro per favorire il trasporto pubblico. Portare le auto in centro vuol dire rinunciare all’implementazione di bus e tram. Dobbiamo ispirarci a modelli innovativi, ma non serve guardare lontano: Milano sta facendo con l’area B una delle più grandi Ztl del mondo. Dovremmo imparare qualcosa».
Il Mattino di Padova 17/02/2019, p. 19
Prandina – Mattino di Padova 17/02/2019
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