Adesso è tutto chiaro. Quello che stiamo dicendo ormai da molti anni si è chiaramente appalesato con le denunce del N.O.E. dei carabinieri sui depositi tossici nelle opere connesse alla Valdastico e sull’occultamento dell’inquinamento della Miteni. La Regione Veneto, il suo governo, la Lega e il centrodestra sono i primi responsabili dell’inquinamento e dei disastri ambientali della nostra terra.
25 anni di governo di Zaia e soci ci consegnano la regione più cementificata e inquinata d’Italia. Tutte le chiacchiere, la propaganda sulle eccelse capacità amministrative dell’enologo di Castelfranco, si infrangono di fronte a questa tragica realtà. Lo slogan “prima il Veneto” diventa ora perfino ridicolo.
Non resta che batterci con tutte le nostre forze per ribaltare il governo della Lega e del Centrodestra nella nostra Regione, per aprire la strada ad una nuova stagione politica in cui la salute e la sicurezza delle cittadine e dei cittadini siano tutelate dalle vere minacce che incombono su di noi e soprattutto sulle nuove generazioni.
Per un Veneto ambientalmente e socialmente sostenibile, uniamo tutte le forze del vero cambiamento. Per difendere la nostra terra dallo sfruttamento del lavoro e della natura. Contro le grandi opere ed il consumo insostenibile del suolo. Per il risanamento del territorio la salvaguardia dell’ambiente. Per la riconversione ecologica delle produzioni.
Comitato regionale veneto di Rifondazione Comunista
Alcune immagini della Marcia per il Clima e contro le Grandi Opere Inutili – Roma 23 marzo 2019
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No MUOS, No Olimpiadi, No mondiali, NO TAP, NO TAV, NO grandi navi, NO NATO, NO Dal Molin, NO miniidro, NO PFAS, NO MOSE, NO TRIV… quanti NO dobbiamo ancora dire prima che qualcosa cambi?